Ho terminato la lettura del libro “Guardami negli occhi” di Giovanni Montanaro. La storia del più grande pittore che il mondo abbia mai conosciuto, Raffaello Sanzio da Urbino e Ghita, la “fornarina” di Trastevere, la popolana, la modella e donna amata dal pittore urbinate. Ghita, immortalata nel quadro, “guardando negli occhi il grande pittore”. Si, anche a me piace andare in giro, a respirare e camminare nella stessa aria e strade dei due giovani, innamorati, nascondendosi, mica tanto, agli occhi esterni. Un camminare nel solco, un pochino come l’autore del testo. Entrare al Pantheon, vicino alla tomba del grande maestro, ” che non si vede subito “quando si entra. Bisogna cercarla, dietro la gente che si ferma davanti… (pag. 14 del libro)”, passare vicino “l’Elefantino” e immaginare quel periodo Rinascimentale, la Roma di quel tempo. Piace andare a Palazzo Barberini e guardare quel quadro, così… autentico, ricco di storia, d’amore… Il tempo è fermo. Il tempo non passa. Il tempo e’ nostro. Il tempo e’ tiranno quando passa e non torna e ci lascia ricordi. Cerchiamo i ricordi, quel giorno, quella cosa e pur tuttavia non ricaviamo risposta. Scriviamo ricordiamo ancora, frughiamo tra le tasche i nostri pezzi di vetro, i nostri io scrivero’, ma nessuna consolazione. “Perché cerchiamo le cose che non ci sono più? Perché certi amori sono diversi dagli altri e non finiscono mai e non sanno finire… è come se facessero i semi, e continuano a fiorire, nonostante il tempo che passa? “… “solo gli incoscienti possono pensare che le cose non finiscano. Solo gli incoscienti. E gli innamorati”.. il libro è stupendo, un consiglio utile per gli acquisti. A cavallo tra storia, arte, letteratura, introspezione.