“Tempo di libri” non è terminato. Certo, quello “sdoppiato” l’anno scorso, sfilandosi da Torino, con strascichi di polemiche, si, che è terminato. E forse in “riduzione”. Aspettando ora, Torino. “A ciascuno il suo”, (che poi e’ un libro!)di libro, di tempo, nel tempo, di luogo, dove leggerlo, e con chi. Tempo di mare, di “teli racconto” e sabbia e matite per sottolineare e scrivere storie e muovere personaggi. Oggi ricorre la festa di Santa Caterina da Siena e cosi, ricordando di avere tomi su tema, riprendo a sfogliare alcune pagine di uno di quelli, dedicato alla Santa ma lasciato a meta’. Il libro, come scritto, in un precedente articolo del blog, mi piace ed è utile per la scuola, per i ragazzi. Ne riporto alcuni passi intrecciando fatti salienti di storia e nozioni di psicologia. E poi mi ricorda un posto dove vorrei tornare. Presto. Siena. Quella piazza a “conchiglia”… Da gustare lentamente.
Forse perche’ effettivamente come sostiene l’amico di un altro amico che poi e’ uno che scrive “un libro e’ come la lasagna cge e’ compista da tanti strati”. E poi c’è l’altro libro (e quindi, tanti altri strati e una lasagna ! ) “Rinascimento privato” (Maria Bellonci, Oscar Mondadori) che appena iniziato lo avevo deposto da qualche parte, abbandonandolo in giro, per la casa. Poverino, senza colpe! Forse era in attesa, ma la dove si attende c” anche la speranza! ). Correva il termine (come ultimi spiccioli) dell’estate… Una foto, di mare, telo, la coperta-ina di un libro, individuato, ricercato, ordinato. Dalle prime pagine capi’ che mi sarebbe riuscito difficile leggerlo, possibile colpa di un nome fra i tanti che si intrecciavano lungo le pagine fra le corti di Mantova, Ferrara, Urbino. Da poco, l’ ho ripreso tra le mani e, lesto e spedito, pagina dopo pagina, finalmente ho comincio a sentirlo mio. È veramente bello, storie sul finire del 1400 e iniziò 1500. Tempi interessanti, da vivere. I Borgia, Giulio II (… “gigantesca presenza fisica… “…. “torreggiava sulla politica d’Italia e d’Europa incalzando duramente il nemico del momento facendo fronte a tutti”…. pag. 165), i figli Lucrezia e Cesare, e poi Francesco, Isabella, Federico, Eleonora. La bellezza, (e le bellezze) i capelli d’oro, trecce, amori, vissuti, preparati. Passioni. Ragazzi che Storia! Pagina dopo pagina rientro fantasticando in quel di Urbino, Mantova, Ferrara… e corro col pensiero a chi me lo ha suggerito. Bello! E pazienza per un nome, tutto il resto fila…Ecco, un altro posto dove assolutamente vorrei ritornare… Urbino. E ripensare a “quel mostro della natura che lascia il sigillo del suo pennello divino”, pag. 159). E mangiare un buon piatto. Magari lasagna?