Quando posso, riesco, prendo e vado. Anzi no: viaggio. Approfittando delle vacanze di Carnevale decido cosi per la Toscana quale meta del mio viaggio. E così, questa mattina, mentre la nostra citta’ era ancora sonnolenta io mi fiondavo verso Porta Susa: un frecciarossa, quello delle 6. 30, mi avrebbe condotto a Firenze. E non solo. A Firenze mi piace tornarci. Non è passato moltissimo tempo, a dire il vero, dall’ultima volta che mi ha ospitato ma ogni volta, qui, è come fosse la prima. Così non mi sono fatto mancare “le stesse cose” dell’altra volta
. Una bella passeggiata sull’Arno,
Santa Croce, le cappelle Bardi e Peruzzi,al fine di ri-ammirare Giotto, con i suoi affreschi su San Francesco, su san Giovanni Evangelista e san Giovanni Battista, la cappella Castellani, il Crocefisso di Donatello, che nonostante ci sia una cancellata, la sua grandezza in tutti i sensi e’ comunque ben percepita, il Crocefisso di Cimabue, con il pensiero all’alluvione del 1966 e al conseguente salvataggio in estremis da parte di una generazione che aveva voglia di fare, dire la sua,e far nascere “La società civile”, il volontariato e quindi una visita ai tantissimi personaggi che riposano qui, in questa Basilica.
Guida, audio guida, tablet e Internet, quaderno e appunti, e un pensiero rivolto alla scuola: sempre col pensiero ad una restituzione ben fatta.