A Torino oggi non c’e’ il sole di ieri e il tepore gioca a nascondino. Non importa: sempre meglio del freddo polacco. Manciate di coriandoli sparsi lungo le vie torinesi, sono indice di Carnevale alle porte di qualcuno, anche nostro. Cento, Venezia, Viareggio, Fano e Senigallia non sono poi così distanti da Gianduja. Tempo speso al “recupero” delle notizie durante il tempo “polacco”. I giornali, in una settimana, mi sono davvero mancati e cosi i tg. A proposito: l’escursione termica tra i meno 8 gradi di Cracovia e i nostri “piu'” torinesi fanno sembrare questo clima l’inizio di primavera. Anche se non è così. Lavati, stesi, asciugati, stirati maglioni e “compagnia”; idem per zaino uno e zaino due, lavati e appesi al chiodo. Ora, ” viaggero’ da solo, come scriveva la Perosino. Che dire? La scuola è ripresa normalmente venerdì, anche se in realtà sono io che ho ripreso dato che le attività didattiche han sempre funzionato regolarmente. La politica rimanda le discussioni interne al PD, Renzi, maggioranza, Bersani, minoranza, D’Alema e compagnia, la sinistra che si aggrega, dopo lo scioglimento di Sel, intorno ad un nuovo soggetto politico; Baggio, divin codino, festeggia i 50 anni nelle zone terremotate, esprimendo così la sua solidarieta’ verso quelle popolazioni private di molto, il Festival di Sanremo ha espresso il suo trionfatore e “partorito” come sempre le sue polemiche sulle esclusioni dei Big. Ci sarebbe molto altro da raccontare osservando lo zaino da poco relegato in soffitta, ma preferisco avanzare nuove argomentazioni piuttosto che avvitarmi su quelle vecchie. Sfioro lentamente la dolcevita e gia’ mi entusiasmo per non avere addosso altri due maglioni. Va bene così. È sufficiente. Osservo un’altra volta lo zaino: una buona impresa all’insegna del “siate realisti: chiedete l’impossibile” (Camus).