A scuola l’ultima campanella dell’anno ha fatto la sua parte. A Porta Nuova, sotto l’atrio e sopra l’albero fioriscono le letterine.
Al suono di un pianoforte inserisco la mano tra quel mare di desideri, auspici, speranze, amore, pace, fratellanza, analisi con 18… tra i tanti quelli dei ragazzi del mio Istituto. Una delle tante prof. ha fatto svolgere loro un tema:”cosa metteresti nel cestino di Natale”. Non sto qui a narrare cosa mi hanno raccontato. Terre lontane, viaggi lunghissimi, infanzia, nonne, nonni e carezze dei nonni, di un tempo, che non c’è più, di oggi, ricerca di una nuova vita e speranze, paure di non farcela. E poi saluti è auguri al loro “prof”. Uno picolo specchio della societa’… tante note intonate.. amore, lavoro, pace, serenita’, viaggi… biglietti…perché “la vita è un viaggio e chi viaggia vive due volte” (Omar Khayyam).