Che strana sensazione “spogliarsi” dell’estate addosso per vestirsi di un maglioncino dai colori autunnali. E’ iniziato l’autunno freddo. I viali, divenuti tappeti di foglie gialle si apprestano ad essere oggetto di ricordi. “Ci saranno ancora ragazzi delle medie scesi per le strade intenti alla raccolta di foglie, castagne e ricci cittadini? “Per educazione artistica, si intende. Ammesso esista ancora come disciplina”. I cartocci di caldarroste cominciano a farsi e vendersi. E vedo quel “vapore” e fumo mischiato a nebbia. Carta di giornale, cartoccio, 10-15 “gastagne” urla l’omino con la carbonella. Sono “raccolto” e veicolato su di un territorio che cambia spesso colori e infrastrutture ma da sempre è in fondo lo stesso. Ha fatto scuola e la fa ancora. E io la mia. A Porta Nuova continuano ad arrivare treni, dal Sud: vapore e carbone sono stati soppiantati da Frecce rosse a riposo ma il rosso si è sbiadito da lunga pezza; il Lingotto è un centro commerciale orfano del salone del libro e Palazzo del Lavoro del suo. Che “Nervi”! Lavoro. Su via Nizza non transita più il tram, l’uno, ma un moderno e “magro” trenino corre sotto la pancia di quello che era “Nizza poste”, quando si scriveva ancora su carta e non su pc. L’orarista, “i brigadieri”, le sezioni, ma che fine hanno fatto? Un operaio, seduto sul marciapiede della via, tra vetrine ed un capolinea di bus è in pausa pranzo: reclama ad alta voce il suo baracchino oggi in mano a bambini per la pausa del loro panino. Un altro operaio reclama il suo lavoro: il Palazzo ne porta il solo nome, “del lavoro”; il Lingotto, invece, nato già vecchio pensiono’ prima l’operaio e poi il lavoro. Di ottobre si contano i giorni e la storia e le divisioni: di qua gli operai, di la’ i quadri. Da li la sconfitta. Di tutti. Alberto Camerini cantava “se il mondo non lo capisci piu'”. Portici di carta si attrezza e offre “migliaia e migliaia” di lame per abbattere il ghiaccio interiore di ciascuno, di uno, nessuno o centomila. E noi uno per “ri-costruire”. Un libro per una blibioteca belle zone terremotate. Il Circolo festeggia il suo compleanno ed io vado in cerca del mio. Libro. Signore e signori, buonasera.
CIAO ,un autunno un po’ malinconico ma che mi fa riflettere su tante cose …..ti capisco hai passato un’estate meravigliosa e grazie alle tue foto e articoli mi sembrava di essere li ad assaporare la semplicità e meraviglie ormai dimenticate .Un abbraccio
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Bello questo articolo meglio il freddo al caldo irritante ! Ciao
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grazie Enzo. un saluto e un abbraccio.
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