Una data speciale, oggi: 120 anni fa nasceva una figura speciale rimasta indelebile nella memoria di molti: Sandro Pertini, il Presidente partigiano, il Presidente di tutti, il socialista, il Presidente della Camera, l’uomo delle istituzioni e del loro rispetto. Il Presidente vicino alla gente, sempre, in ogni momento. Quello che esulta durante la finale di coppa del mondo, Italia- Germania. Quello che fuma la pipa, quello che “briscola” in aereo tra Zoff e Gentile. Quello che ascolto ancora i discorsi di fine anno perché sono discorsi da economia, storia, politica, impegno. A Vermicino e tra i terremotati. Quello che quando sono a Roma guardo Fontana di Trevi e mi pare di vederlo scendere ancora, a piedi, senza scorta. E nei pressi dei giardini del Quirinale mi immagino divederlo ancora. Quello che quando sono ad Ancona guardo il murales a qualsiasi ora, anche della notte, perche’ “i giovani hanno bisogno di esempi”. Quello che ha pagato con la sua vita per coerenza con le sue idee. Il Presidente della Repubblica: 1978-1985: Pertini, Pertini, Pertini… battito di mani nell’emiciclo. Quorum raggiunto. Ci manchi sempre, tanto, Presidente.