San Lorenzo. Aspettando le stelle e la loro conta. Leggendo. Che è provato, statisticamente, che chi legge ha una vita piu’ lunga. Non importa cosa. Certo non il biglietto del tram o dello scontrino della spesa. Libri e giornali e riviste intendeva la ricerca e così ribadisco e chiarisco. Mi fa piacere pensare che da sempre faccio incetta di giornali del luogo in cui mi trovo . Ho cosi “scoperto” che questa azione quotidiana tanto semplice quanto utile mi allunga la vita la loro lettura e me la sono allungata e guadagnata. Come accadeva “per una telefonata”: vi ricordate la pubblicità della Telecom, mentre tutto era pronto per una esecuzione arrivava una telefonata interminabile? Ma qualcuno ricorda anche le telefonate urbane e interrurbane? Ma pensiamo all’oggi, 10 agosto, festa di san Lorenzo. Chi era. Fu uno dei sette diaconi di Roma, martirizzato nel 258 durante le persecuzioni volute dall’Imperatore Valeriano nel 257. d. C. La Chiesa cattolica lo venera come santo. Allora, questa sera, occhi su, sedia a sdraio, insetticida o autan per eventuali zanzare, acqua o bibita, popcorn, rustico, calzone e… “santa” pazienza. A Gallipoli si possono contare le stelle al castello. Io preferisco in piazza, quella di Santa Maria Di Leuca, sotto il faro che produce luce e aiuta la riflessione. Ottimi sono anche i giardini ed i cortili. Anche la piazza del paese, con le nuove sedie installate da poco tempo. Bellissime le promesse e gli auspici nel momento in cui si avvistato. “Conservo ancora da qualche parte dei documenti, lettere e testamenti… “… appunti vari di dedideri espressi. Ovviamente, desueti. Da queste parti i cortili sono davvero tanti e cosi le masserie. Saranno multisala all’aperto, aspettando San Lorenzo. Un film romantico chesi ripete da anni. In spiaggia non mancheranno scambi di piatti tipici, falò e bagni di mezzanotte, aspettando l’alba. Facendo incetta di odori, suoni, gusti, colori, azzurro, giallo, verde. Intanto questi colori li intercetto ora, a
Porto Cesareo, metà mattinata. L’azzurro come il cielo e il mare, il verde come molti tratti di mare che sconfinano verso l’isolotto
e il giallo sole. Proprio come questo.
Il ficarolo ha aggiunto un nuovo prodotto alla sua “bancarella”ambulante: “la ficatigna senza spine”. Presumibilmente sara’ ancora più… dolce. E’bellissimo divenuto un personaggio, questo ficarolo che ci concede molte occasioni per ritrovare il buon umore e la sana risata. Ficarolo mai volgare.
Ps. Qui, ottimo pasticciotto, ma davvero “ecstra” e “rubo” l’idea al ficarolo, a 1. 20.
Alle 20. 00 sulla spiaggia stazionavano in tantissimi, sprovvisti dell’idea di far ritorno a casa. Anzi, la casa, stanotte e’ una tenda, per la visione della caduta delle stelle. Ed esprimere un desiderio. In prima fila. Intanto, nel frattempo, chi comincia a scambiare i piatti e chi condisce la “frisedda”, piatto semplice e tradizionale. Frisella, bagnata appena, per ammorbidirla, pomodoro, olio, sale e origano La cena è servirà. Aspettando le stelle. Sarà una gara, a chi ne a vista di più. E se nel corso dei mesi tutto dovesse essere positivo sarà proprio merito di questa notte. E di una stella avvistata.
Buona visione.
Noooo….il Ficarolo. ..ancora lui!!
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Il ficarolo, è un personaggio. Ha canottiera bianca, fantozziana, pre partita, pre-lavoro e pre-pensione. Ha una coppola, occhi grandi e scuri. Di tanto in tanto alza la mano, alza la Coppola e con l’avanbraccio asciuga il sudore sulla pelata. Una corona di piccolissime gocce di sudore inquadra l’ ovale. Ha modi Grazia ti ed e’ paziente. Gira ora a destra ora a sinistra e torna indietro verso le porte posteriori. È simpatico e “tutto è ecstra” ovvio, solo da lui. Ha di tutto. È un supermarket ambulante. Bisognerebbe vederlo. Per quanto riguarda San Lorenzo un desiderio per ogni stella avvistata. Sono dell’idea che bisogna guadagnarsi tutto (quasi)con i sacrifici ma ho scelto comunque un bel cortile e una buona sedia dove posizionarmi, al lontano dalla confusione e da fuochi d’artificio che qualcuno ha sparato. La notte di San Lorenzo è vestita di calici di stelle e comunque alzero’ un calice ideale per un nuovo anno da prof. Poi, se scenderà una stella e avrò la fortuna di guardarla, bhe, Non costa nulla:un pensiero lo farò. Al desiderio. Sennò pensero’alla lacrima…
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