Salento: ciao mare

Salento, Le.Porto Cesareo.foto Borrelli RomanoL’estate non ha ombre. A parte questeS.Pancrazio S.no Br.foto Borrelli Romano.6 8 2016. Mi piace scrutare oltre i fichi d’india e i loro colori e vedere quelli del mare,  così cangianti,  al confine tra blu e verde. E sentire “lu rusciu te lu mare”. Mi piace il ficoSalento, Le.foto Borrelli Romano.6 ag 2016 (o la “fica” come si chiama quaggiu,  pensando così a tutti i “ficaroli”) declinato nelle  sue “scritture”. Dolce,  con le sue foglie ed il suo latte cosi urticanti. Salento.Le.6 8 2016 foto Borrelli Romano. Mi piace questo odore del legno,  intriso di sabbia e umidità che converge ad imbuto e diviene passerella verso il mare,  palco del miglior teatro mondiale,  dove si balla,  si canta,  si giocaBacino Grande, Le.foto Borrelli Romano.ag.2016Mi piace immaginare  l’amore che evocano due ulivi Salento, Le.6 8 2016 foto Borrelli Romanoche continuano da anni a scambiarsi amore. Abbracciandosi. E noi,  stupiti,  a guardarli. Invidiandoli un po’.

Ps. A dire il vero,  le ombre dal settentrione lentamente si sono allungate e distese,  lungo la vastità  dei corpi esposti al sole in questa vetrinizzazione estiva,  in spiagfe dai nomi belli,  e bacini altrettanto graziosi. Già  perché  il sole filtra le nuvole  ugualmente come l’odore delle creme solari che si spargono nell’ambiente e dai rumori dei colpi dei nipoti dei tamburelli diventati col tempo “racchettoni millennial”.  Ambulanti sostano per cercare il giusto riposo ed esporre la propria mercanzia sulla sabbia e sotto il sole,  coperto. Cocco bello continua imperterrito a svolgere il suo mestiere, tempo determinato,  due mesi,  mai usurato,  rispondendo a chiamata dei vacanzieri,   mentre i vecchi e cari “geleeeti” pare siano stati collocati a riposo o auto-pensionati. Chissa’. Non dovendo ricercare un posto ombra,  grazie a questo cielo che sa sempre come fare,  sfoglio i miei cari “quotidiani” di oggi e di ieri,  provando a pensare,  tra un articolo e l’altro,  come possa essere vista la spiaggia e la terra rossa dal mare,  oggi, e i domani in inseguimenti continui  dall’alba  al tramonto.