Perugia, buongiorno! Per amare veramente una città “non deve essere madre ma amante” scriveva Pavese. Così scriveva Cesare Pavese sul suo diario; Pavese, langarolo doc e innamorato del capoluogo torinese con i suoi km di portici, ideale per passeggiare in qualsiasi condizione atmosferica. Cosi leggiucchiavo tra le mazzette dei vari quotidiani presenti ieri su uno dei tantissimi tavolini, in uno dei bar perugini, dalle parti dell’Università . E allora amiamola questa benedetta citta’, afosa ma insieme opera d’arte, musica, da ascoltare e citta’ ancora da leggete con libri da scambiarsi. Ora, il capitolo di questo viaggio volge quasi al termine. Ma momentaneamente. Certo non si finisce mai di conoscere una persona, una cosa, una città come una disciplina ma Perugia mi è decisamente piaciuta. Fin da subito. E molto anche. È davvero una città giovane. Universitaria e universale. In esposizione. Le cose che mi resteranno dentro sono tantissime (e certo ho già messo in conto un ritorno) ma oggi per questo blog mi soffermero’ sulla descrizione di cose… “perugine” nel senso di… più… leggere. In parte (bacio, scritta muraria, bici). Come la sua metro, appunto (Fontivegge, stazione ferroviaria, Cupa, destinazione),
. Estate, “aperta per amori” fin dall’adolescenza, con l’affiorare della soglia del desiderio e quindi, tempo di baci e bacio che non sia il classico, al cioccolato.
E quando l’amore cresce qualcuno trova anche tempo e modo di dirlo apertamente e scriverlo gridandolo sui muri cittadini che poi l’amore è vita e altro non si possiede (“ha” nelle intenzioni dell’autore, frase però già brevettata e cantata nelle Chiese).
E quando “l’amore c’è ” o è ci si mobilità. Tutti. E’ l’elogio della mobilita’. In bici, in due senza mani, parcheggiandola poi chissà dove, anche sul muro se necessario.
E se poi non fossero disponibile, bici e muro, bhe’, in fatto di mobilità qui la sanno lunga anche se in… “mini”.
Perugia è davvero giovane ed il titolo lo merita tutto. Quale? Capitale italiana dei giovani 2016.
A parte questo e’qui presente una importantissima e conosciutissima Universita’ per stranieri. E poi qui davvero tutto potrebbe essere arte. Vederla e metterla da parte.
E ascoltarla, perché qui è musica dolce
. Molto.
Anche Perugia, la bella statuina della fontana ci ricorda l’importanza delle arti. E anche la lettura fa la sua parte o due. O in due. E poi, non e’ questa la patria di Sandro Penna? E poi, qui, il tempo è nostro. Dimentichiamoci l’orologio.
E allora, che dire? Buon viaggio e… visitate Perugia.
Ora colazione… giornali. E… andare. Ultimissima cosa. Qui a Perugia…
E’ bellissima e coinvolgente la descrizione che fai di questa città. Io un po’ la conosco ma manco da qualche tempo e non sapevo del mini metro, deve essere una figata! 🙂
ciao e grazie!
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in effetti non mi aspettavo una città così, con tanti giovani, universitari. una città che mi dicono sia molto cambiata. Quel che ho visto dell’Umbria è davvero bello. tutto.
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Sì è una figata come scrivi.belle foto.
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Belle foto e…”caramelle” perugina o come hai scritto tu “peruginate”, vedi scritta murale, bici, bacio, metro (che sorpresa il metrò a Perugia)!
Perugia giovanile.vero.
Ci tornerai?
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