Ri-ri-ri verrebbe da chiedersi il lettore o potenziale letore. Bhe’ perche’ da qui il buongiorno e’ stato dato varie volte. Buongiorno Roma, romane e romani, sindaca o sindaco il che e’ lo stesso. Mi son sempre piaciute le finestre sul mondo e forse per questo mi piace leggere i giornali in ogni citta’ in cui mi reco. E poi, le finestre sul mondo aprono nuovi sguardi, portano aria fresca e ti proiettano oltre. Oltre me. Ma non era un vino? Non solo. Grida, per le strade e piazze romane eppure fino a un’ora fa la citta’ era sonnacchiosa, luce e ombra ricercata per quei pochi scommettitori e fini ricercatoti di angoli sconosciuti in una grande bellezza. Ecco vorrei scrivere fino ; giochi di bimbi festosi, una colazione pronta e una consumata a meta’. E una da fare. La mia
. Mi piace consumarla a Termini dove i viaggi cominciano e…. terminano. E’ tutto un gioco, anche scivare trolley che ti vengono incontro per poi titirarsi con semplici scatti come onde marine. Viaggi che terminano cominciano e talvolta continuano anche. Mi piace consumarla qui, la mia colazione, sotto la lampada Osram, che e’ un po’ la mia finestra. Qui, nell’atrio di Termini dove non si sprecano mai sorrisi…. lunghi come dei viaggi. Qui dove il tempo resta cristallizzato anche quando gli anni trascorrono. Qui dove allungavi qualche mille lire per un Porta Portese ad uno dei tanti giornalai per la pesca di un lavoro.
Il tabellone arrivi-partenze gira in continuazione e io e noi tutti con lui. Le storie si che ci muovono sempre. E sai quante se ne potrebbero scriverle dopo averle ascoltate? Allora sai che si fa? Mi ci tuffo, nella citta’ Eterna. Oggi ho programmato la visita ai dipinti di Caravaggio. Vedremo cosa riusciro’ a pescare. Questo fa parte anche del mio lavoro. E allora, programmiamo questo lavoro, un occhio al Senato, un occhio a via del Corso.
Questa mattina avevo pensato di dedicarla ai dipinti del Caravaggio, disposti in varie Chiese o Basiliche o gallerie. Alla fine, direi che e’ andata bene anche se non benissimo. Di strada ne ho fatta parecchia e… poveri piedi: (i piedi, quelli rappresentati da Caravaggio nel dipinto della Madonna dei Pellegrini nella Chiesa di S. Agostino, stupendi) da piazza del Popolo a piazza Navona
, passando per via del Corso
passo piu’ passo meno. Ma ho tratto anche tanti particolari fonte di allegria. Bimbi che giocano in piazza del Popolo con un papa’ e preti lungo via del Corso. Gia’, in fondo a piazza del Popolo lato Nord vi e’ una Basilica al cui interno sono conservati dipinti del Caravaggio ma in quel preciso istante si celebrava la messa per cui velocemente ripiego su San Luigi dei Francesi. Entro, la messa e’ in francese. Qualcosa la comprendo. Sento la lettura, Mose’. Penso a quello di San Pietro in Vincoli, quello di Michelangelo
che tanto mi emoziona. Per vedere il Caravaggio dovro’ attendere il termine della Messa. In fondo, a sinistra, la cappella Contarelli. Anche qui era in corso la celebrazione della santa messa, in francese. Le letture di oggi ci parlano di Mode’ e io non posso non pensare a quello di Michelanfelo in SanMa ho saputo attendere. Il ciclo di Matteo, vocazione, ispirazione, martirio. Il ciclo appare in tutto lo splendore. Luci che continuamente si accendono e spengono. E’ tutto una meraviglia. Esco e vado a rivedere la Madonna dei pellegrini, sempre di Caravaggio, piazza delle 5 Lune e sono in S. Agostino. Qui si puo’ ammirare anche un dipinto di Raffaello.
Ieri un pomeriggio intenso e vorrei lasciar parlare le immagini.