Buongiorno Roma, buongiorno Orvieto, buongiorno ieri (un anno fa oggi mi laureavo, la piu’ pazza è la piu’ bella delle storie, una pagina unica) e buongiorno oggi. “Che confusione? No, sara’ perche’ ti amo e vola vola di sa… ah i Ricchi e Poveri cosa non cantavano. “E’ un’emozione… Dopo aver salutato Roma, almeno per oggi via in treno verso Orvieto.
Un’oretta e un quarto e opla’ eccomi in Umbria. Fuori dalla stazione una funivia ogni dieci minuti accompagna turisti e non fino sopra. Poi qualche minuto e si e’ davanti al Duomo. Il panorama e’bellissimo
. Non ricordavo assolutamente nulla dell’ultima e unica volta. Il Napoli era uno squadrone, Maradona se la contendeva con Gullit e io stavo per salutare le superiori. Certo i tempi passano cambiano ad alta velocita’. E questa a onor del vero non c’era ancora e neanche la freccia rossa. Quanti ricordi… certo ora comprendo i miei studenti. Alla loro eta’ come potevo comprendere il significato di questo Duomo? Mi soffermo sulle porte istoriate entro e osservo con molta attenzione le colonne, le cappelle… scrivo, appunto., fotografo. Insomma, produco lavoro per i mesi a venire. Quando rimontero’ gli appunti scrivero’ qui sopra… e’ una giornata intensa e ho voglia di rientrare a Roma prima che chiudano i musei vaticani. Raffaello e la Cappella Sistina mi attendono.
Uh che bel viaggio!!
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