Urne aperte per le elezioni dei nuovi sindaci. Dalle 7 alle 23. Piu’ di 8 milioni di italiani chiamati al voto. Si tratta di una prosecuzione, un’appendice del primo voto, quindi, occhio a chi ha compiuto i 18 anni se prima del 5 giugno o a cavallo del ballottaggio. In tutto 126 comuni e tra questi Torino: ballottaggio tra una colonna portante e una giovane donna. Fassino Piero contro Appendino Chiara.
In palio, il comune tante volte menzionato qui sul blog ricordando Diego Novelli. E non solo. Chi vota lui chi lei, al mercato e in perifetia. Si parla. Davanti quei tabelloni grigi del Comune che oggi si sono cosi ristretti di nomi e partiti. Si dilatano invece le parole tramutandole in luoghi piu’ fascinosi riservati a colui che parla. In tv intanto passano immagini e voci tra paralleli su economia, arte, sociologia, politici e calcio. “Almeno nel calcio il Senato resiste” implicito rifetimento alla difesa juventina che fa diga, mentre manca il “Pinturucchio”. E nei cambi “remain” o “exit”. E poi lettura “economica” del viso di Conte. Milioni di euro in vista della finale e “classe operaia” (operaia?) della squadra. 24 squadre in un europeo “alla fine soldi sono…” E poi Pil in rapporto al calcio…nonostante gli anni di crisi abbiamo sostenuto il calcio “oppio dei popoli”. Abituati in un Paese che fa vincere scudetti ad agosto sulla spiaggia faccio cosi scivolare lentamente le immagini e riprendo in mano il mio libro.