In giro per Torino l’aria e’ di quelle da “liberi tutti”. I numeri del calendario sono scivolati in basso. A due cifre molto prossime al trenta. Con l’avvicinarsi del termine della scuola i ragazzi si “sbracciano” e si “scalzano”. Nel primo caso il riferimento e’ non solo alle t-schirt ma anche ad una richiesta d’aiuto: una, due, tre materie…recuperi da sostenere. Aiuto!! E cosi sono, i ragazzi, ma anche allegri e con la gioia nel cuore. La giornata di oggi e’ stata diversa dalle solite ma uguale a poche altre gia’ collaudate. Direzione Porta Palazzo, il 4 che apre le porte e l’onda dei profumi della frutta e verdura ci assale. Giusto: chi? Bhe’, noi, una classe in viaggio, nel tempo, passato e presente, che per molti tratti e’ cosi identico e nelli spazio, torinese. Dalla 8 alla sette. Direzione: visita alla Piccola Casa della Divina Provvidenza, l’ambulatorio Camminare Insieme e i luoghi di don Bosco. I loro lasciti. L’Umanita’ e tra i piu’ grandi serbatoi di volontariato della nostra citta’. Una cartellina trasparente, l’elenco della classe in duplice copia, i permessi, il programma e un quadernetto con suggerimenti finali. Analisi e riflessioni: coi vostri occhi. Poi, un tema “come mi vedo” ipotizzando la data luglio 2018, tetmine della loro maturita’ e infine alla luce del termine casa e di quel che di e’ visto oggi “io vivo con…”. Incipit. Fatto sta che tra una cosa e l’altra ho dimenticato il tutto. Cartellina e mandato. Me ne ricordo dopo un’ora buona. Ritorno. Lo trovo nello stesso identico posto in cui lo avevo lasciato incustodito. Lo apro e trovo una riflessione scritta. Da chi non lo sapro’ mai.
DAGLI OCCHI DI UN’ALUNNA…
Oggi siamo andati a visitare il Cottolengo: un piccolo quartiere, immerso nella grande città di Torino che fa dimenticare a chiunque ci entri il Mondo che esiste all’esterno.
La visita è stata guidata da una suora con uno spirito immensamente fedele, che a me personalmente ha passato tanto, e la passione con la quale raccontava la meravigliosa storia di quel magico quartiere…faceva venire i brividi!
È un po’ indescrivibile la visita che è stata fatta oggi…sia a livello emotivo che spirituale…
E specialmente vedere Angela: la donna cieca, sorda e muta che comunica attraverso una mano. Quella di una suora…
È stato meraviglioso poter vedere anche quanto l’essere umano pur di comunicare faccia qualsiasi cosa… e ci riesce sempre! Da uno sguardo, ad un sorriso, ad un gesto oppure…come in questo caso attraverso una mano…
E concludo la mia riflessione con una frase che mi ha toccato particolarmente e che mi sono sentita dire oggi:
‘La vita è troppo preziosa per sciuparla.’
Il viaggio di questo anno scolastico 2015/2016 volge al tetmine. Che storia. Ci siamo trovati, cosi per caso. Ci siamo incontrati, raccontati, arricchiti, contestati a volte e risi addosso in altre e rispettati sempre. Ora e’ arrivato il momento di scendere. La stazione ci dividera’ per chissa’ quali e quante strade ma continueremo a raccontarci sempre grazie alla foftuna del nostro incontrarsi…
Questa testimonianza fa ben sperare nei giovani e nel futuro (se l’esempio degli adulti è tale da essere all’altezza delle loro aspettative!’
Un augurio a te Ronano di poter continuare così…
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bel lavoro che hai fatto e complimenti a chi ha scritto. grande sensibilità….
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Passo dal tuo Blogger di rado,ma quando mi capita passo a rassegna tutti gli articoli e li trovo sempre più belli, interessanti,a volte anche commoventi! Commoventi come il commento di una tua allieva in uno dei tuoi articoli più recenti…..mi commuove perché tratta “cose” della vita che spesso non immaginiamo neppure che esistano persone che vivono in un modo,inconcepibile,per noi, per noi che dobbiamo vedere sempre tutto,sentire tutto e chiacchierare di tutto…..mi sento molto sensibile a queste realtà,faticando ad immedesimarmi e soffro realizzando che purtroppo è una realtà…..mi sono sentita molto vicina al pensiero di quella tua alunna……pensando agli “angeli” che vivono quella realtà e la considerano “normale”…..vorrei mostrare la mia empatia (che tu conosci) e ringraziare per il commento La tua allieva!Complimenti Romano! Allevi proprio bene i tuoi allievi
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Grazie Lavinia. Quattro e quattro otto ed e’ terminata la scuola.
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Grazie Lavinia. E’ ststo un anno emozionante, faticoso ma bello. Era quello che volevo. I muri e il cortile di quell’universita’ risuonano ancora del rumore dei fogli di appunti e libri gettati in aria. Che Liberazione!L maiuscola! I giovani ci mantengono giovani. Talvolta si fa fatica a comprendere per un anno intero, poi su una panchina durante uno degli ultimi intervalli ti sorridono ti parlano e chiedono….alle soglie della loro maturita’. Si. Ci sono delle eccellenze…ognuno ha i suoi carismi diceva S.Paolo.
Ciao Lavinia.
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