W la mamma

Foto Borrelli Romano.Torino. pasticc SidaIl giornale, nelle pagine di cronaca cittadina dice che in una scuola di Torino non si festeggera’ la mamma. E allora a furia di stringere tutto  non festeggeremo piu’ nulla!!Pazzesco. E allora …”fatti mandare dalla mamma…”? Intanto la musica di Bennato si spande nelle case e lungo le strade della nostra citta’. “W la mamma” affezionata a quella gonna un po’ lunga…Chissa’, forse una allegra canzone del 1989 quando i registratori occupavano una buona trentina di centimetri di lunghezza e una quindicina di altezza. In macchina, in cucina, in giro. …tutti ad ascoltare w la mamma. Come fosse ieri. Ragazze pettinate come lei. Ma poi, come? Col cerchietto? Si dai sono bellissime le ragazze col cerchietto. “W la mamma”,  in coppia qualche tempo dopo con “madre dolcissima” di Zucchero. Non so, ma i ricordi dei suoni, delle parole, riportano alla memoria anche gusti, odori, colori, cibo, tempi, mare, autostrada, fiori e molto altro ancora. La sera, appena terminata cena, lei, la mamma, era alla ricerca dei gettoni con due righe da una parte e una dall’altra. Li sopra, sul tavolo,  stazionavano tutta la notte fino al mattino successivo (o notte allungata). Sai, il suo primo turno, la fabbrica, la linea di montaggio, i suoi ritmi e le brevi pause. Il turno dalle 6 alle 14….un gettone da usare per le 7: “sei sveglio? Non tardare a scuola. Mi raccomando”. Il secondo gettone per le 13: “In frigo trovi….l’ho cucinata alle 4, prima di scendere, appena alzata”. Non aggiungo altro, tranne “w la mamma”….e….grazie-grazie-grazie. Dimenticavo. I pasticcini della Sida li ho comprati. Ecco i fioriFoto, Borrelli Romano..

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