Non ho molte cose da scrivere se non pensieri da offrire. Tra ostacoli di varia natura, finalmente son riuscito ad andare “app-asseggio” sulle orme de “La Storia” di Elsa Morante. E’ stato un tour emozionante, tra le strade e le case dello Scalo San Lorenzo. Il libro in mano, La Storia, coi passi gia’ segnati, un ombrello nell’altra. La geografia della capitale, della citta’ eterna, di un quartiere si distende davanti a me e sotto i miei piedi. Marciapiedi, vie, svolte, le mura in fondo a via dei Volsci e un treno in manovra sopra la massicciata che tossisce. La vita delle botteghe, in questo fazzoletto da vita col suo linguaggio, colori, odori di botteghe varie. Roma e’ bella quando pioviggina. Roma e’ bella quando c’e’ vento. Roma e’ bella quando i treni rasentano quel “torrione” sulla massicciata e io …la Storia, mia e di…Ida, Nino, Bliz me la coccolo.
Che bella. Due ore, da via dei Volsci
, il 15,
la scala D, il cortile, “sfogliando” vie del libro. Il mio preferito. Entro, chiedo, nessuno sa rispondermi:” aho’ che hai mai sentito de la Morante? Qua ce sta uno…..”. Peccato penso. Le insegne degli alberghi oltre il tunnel, un’altra storia, con inizio e fine. Nomi di donne. Roma, Roma, Roma.
Roma e’ bella quando il fiume compie il suo cammino, lentamente, come un pellegrinaggio, ed io inconsapevolmente, quando il giorno cede il passo al tramonto, partecipo al sorgere di un nuovo amore. Due ragazze si tengono per mano
, parlano in inglese, ma uno, linguaggio, e’ maccheronico. Sul ponte, isola alle spalle, si fermano, mi chiedono di farle una foto. Si abbracciano, si baciano. La foto e’ stata scattata, ma loro continuano a baciarsi. Si son dimenticati che ho il loro I-phone. Non disturbo il “neonato” e per far passare tempo, attivo il “video”. “It’s the first kiss”, mi dice quella “maccheronica” smettendo di baciare l’altra, tenendole i capelli. Una mano compare e scompare tra quella masssa di capelli. Poi mi guarda e quando capisce che sono italiano mi informa che la loro, o la sua passione e’ appena nata. “Sto bruciando”, mi sussurra. E’ avvinghiata, mi manifesta l’amore per l’altra. Ha l’aria di chi vorrebbe dirlo al mondo intero. Si giustifica. “I miei non lo sanno” mi dice…si avvicinano entrambe. Sono bellissime. Due more, capelli lunghi, lisci una, crespi l’altra. Occhi scuri. La straniera ha un piercing e mi guarda quando parlo. Vorrebbe che la sua”fiamma”traducesse….porgo il cellulare e bacio ad entrambe le mani. Si dicono parole dolci, scrivendole nel marmo di una citta’ eterna: Roma, Amor, permutazioni matematiche. La fontana di Trilussa, Testaccio il corsodegli amori.
Torino – Roma, Roma – Torino è un connubio che ritorna spesso nelle tue storie di vita…
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Roma, Amor….
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Bellissimo tour Romano, alla ricerca della storia e della letteratura…bravissimo…..solo tu potevi fare una cosa del genere. Roma ritorna spesso nel tuo blog, ha ragione la lettrice Angela. Ne parli e ne scrivi molto, giustamente. E anche la Storia. Ricordo quando nelle discussioni dicevi che era il tuo libro prerito e che ne custodivi una copia sempre sul tuo comodino…bravo Romano….
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