Qualcuno questa mattina si e’ alzato…con il verso ne’ giusto ne’ sbagliato ma….”inc”….esasperato.
Giustamente. Via Biella, Maria Ausiliatrice, il ponte su corso Regina Margherita, la ex scuola elementare De Amicis e altro ancora tappezzati da fogli bianchi “Pulisci. Ti stiamo guardando”….mentre il lastrico, selciato, marciapiedi tappezzati da…Un tempo si scriveva “Dio ti guarda” , le nonne che si affacciavano alle finestre a richiamare pargoli per l’ora della merenda e belle di altre richiamate al suono di della musica di Jovanotti (“affacciati alla finestra amore mio”) mentre ora lo fanno i vicini…nel giusto e puntuale richiamo alla civilta’.
Per ora questo, mentre mi accingo ad una passeggiata nel mio quartiere.
Dopo aver “sconfinato” per le vie del centro di Torino alcune occasioni per sorridere e riflettere non sono certo mancate. La prima: un signore attempato, squadrato da rughe, segno dei tempi, radi capelli, “ciondolando camminando”, munito di zaino dal cui interno proveniva musica ad alto volume tipo discoteca. Registratore con casse incorporate e musica anni ’70-’80 offerta al grande pubblico dello struscio del sabato pomeriggio: sabato pomeriggio stile Baglioni, “amplificato”. Fabbricante di musica vecchio stile in una societa’ dove molto e’ digitale. Ma il fatto, la notizia, come dicono gli uomini al soldo del giornale sta nella controtendenza: in un mondo dove tutti di isolano con cuffie alle orecchie quell’uomo con zaino sulla groppa “ingloba” e coinvolge la Torino delle vasche. Gratis. Lungo la via, teste che si voltavano, applausi e consensi per l’uomo della musica addosso. Segno dei tempi. E’ L’emozione che prevale sulla funzione. Segno che ci voleva…un giro di “musica”…alternativa. Musica per le orecchie e le corde di tutti. Ma la “sorpresa” non termina qui. Mentre chiacchiero del piu e del meno davanti ad un caffe’ in attesa di un dolce Sida, un cliente sospira:”ma sai che il bancomat mi ha fatto gli auguri prima di prelevare?” “Non ci credo”, rispondo io. ” Si, si, e’ vero…guarda guarda” e mi allunga il suo cellulare.
“Te la passo. Hai blu….?”mentre non gli esce di bocca il resto….Sorrido e rido…mentre penso a quell’uomo dalla musica appesa. Allo zaino.
scusa …..ma di sicuro e’ un lavoro inutile xche’ secondo me chi agisce in questa maniera oltre che essere maleducato vorra’ essere anche analfabeta.Angela
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Un po’…tanto incivili, bisognosi di educazione padroni prima dei cani. Un saluto….
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Ma dici quella del cane, da noi ad Alessandria fanno multe salate e fanno bene, ci vuole un po’ di civilta’ e buon senso, un abbraccio e buon weekend, che bella la foto con i tuoi ragazzi, 🙂
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Grazie. Per il primo punto si…evidentemente erano esasperati al massimo. Ho avuto modo di vedere che i cartelli si sono allargati anche in corso Regina Margherita e vie adiacenti. Si, grande incivilta’ e padroni bisognosi di educazione prima dei cani.
Per il secondo punto….si…sono belli, di quella bellezza che si ha s quella eta’ e quando poi ci si aggiunge l’educazione che hanno bhe’ allora con loro andrei anche a…New York. Mi piaceva poi che vedessero altre scuole…conoscenze, abilita’, competenze….dalle parti della zona di Torino dei santi sociali. E poi ho avuto anche la colazione: due mele buonissime e bellissime. ciao, buona domenica e buon 31 gennaio.
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I fogli sono estesi a gran parte del quartiere. Bene hai fatto a segnalarlo Romano, dato che non hanno pensato altri. E’ un fatto di civiltà e descrive una realtà in cui sono presenti molti incivili…basterebbe poco davvero. Grazie per il servizio che fai alla nostra comunità.
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