L’albero di Natale torna come ogni anno sotto l’atrio di Torino Porta Nuova. Solitamente, dall’albero, si raccolgono i frutti, ma io, noi, li abbiamo portati dopo averli diligentemente “elaborati”. I frutti del lavoro, dell’insegnamento, dell’apprendimento. Pronti, via. Due fermate di metro in una giornata da mezzi gratuiti e porte aperte, non solo quella Santa. Porte aperte nella metro. Bus, tram e metro gratuiti. A Torino. Oggi e domani. Una mano, 5 dita: Pentateuco, Vangeli piu’ Atti degli Apostoli che fanno 5 e che insieme formano due porte, dell’Antico e del Nuovo Testamento. Poi, ci abbiamo messo i 5 pilastri dell’Islam e i 500 A.C. del Buddusmo. In una cornice di induismo. Nella mano, i primi 5 secoli d.c tra storia e arte. All’interno di ciascun dito un valore e un fatto importante per ciascun ragazz* . Poi, il valore piu’ importante e’ stato impresso, disegnato con una mascotte e battezzato con nome. Su di un altro foglio. Meglio evitare di pubblicizzare troppo fatti personali. Terminato il “modulo” abbiamo deposto sull’albero i frutti, sentendoci tutti un po’ responsabili, l’uno dell’altro. Poi, una bella foto e di corsa a scuola. Chi sul banco, chi sulla cattedra.
Che meraviglia questo prof. di religione! Ad avercene così, credo che molti ragazzi si avvicinerebbero alla Spiritualità e al Mistero…
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che belle storie che ci scrivi …belle e delicate come la tua….di forza, di coraggio, di…vittoria….scrivici il racconto sulla ragazza del 28 novembre Romano, che ci è piaciuta…..sembra vera.
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Ci uniamo ad Angela: che meraviglia questo prof!!!Avercelo altre scuole!!Peccato che tanti facciano vedere film su film: hanno forse poche idee? Bhe se così prendete esempio da questo prof.!!
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