Rallentare. E’ possibile chiederlo al tempo quando smette di sgocciolare lentamente e assume l’aspetto di un maratoneta che correndo sfoga tutta la velocita’ e la stanchezza nel suo respiro? Corre, il tempo, mentre riavvolgo “il nastro” dei ricordi, cioe’ della cannuccia dell’acqua,
della bellezza dell’estate, quella che percepisci addosso quando si ha voglia di lavarsi piedi capelli corpo e ti lasci asciugare dal sole salentino per poi posizionare, frizionare, massaggiare ogni tipo di dopo sole, sommerso da ogni altro profumo. Asciugarsi al sole come questa cascata di pomodori, da seccare, da “appendere” al collo di una veranda “scalcinata” e sentirne il gusto e il sapore di quella quando sara’ che ne avro’ voglia di assaporare la terra, questa, quando sara’ lontana e ne sentiro’ forte il desiderio. Ora ne addento uno, di pomodoro per sentirne il sangue di questa terra. Addento un fico e ne sento la dolcezza del suo zucchero e del suo miele in bocca. Gia’, il miele. Gia’ , mi manca. “Ma la virgola ce la metto o no?” Gia’, mi manca. Rallentare: e’ chiedere troppo? Poi, e’ la volta della “pila”: ricordi di un’estate da relegare a “porta” piante.
“Pianti” relegati al poi. Quanti vestiti e sapone e mani saranno passati da qui dentro ben presto diventata “ornamento” quando si sta per “chiudere” l’estate, cioe’ la porta di casa?…pero’, ora, e’ ancora presto per dire “oggi non sono happy”. Oggi “rallentare” per…conservare. E’ un must. Gia’. Domani, poi. Domani poi.Oggi non ancora. Devo togliere le piante dalla “pila”. E’ tempo di….”conserva”.” Li prummitori sta spettane.Spicciamune”. No, questo, no. Tempo, rallenta.Ridammi quel che sai.
Fermati tempo, perché la voglia di assaggiare la bella vita della stagione estiva è talmente grande che tutti i nostri ricordi non riusciranno a contenerla
Grazie, caro Romano
Un abbraccio da Mistral
"Mi piace""Mi piace"