Affacciato sulla “terrazza” di Bacino Grande frugo all’interno del mio zaino contenente una quindicina di libri e una trentina di riviste. Dopo aver interpretrato la parte dell’accumulatore di fresco, godendo dell’aria condizionata altrui, scroccandone il fresco a buon mercato, mi ero ripromesso, nell’ultimo periodo, di esserlo anche di quella cultura trascurata nell’ultimo scorcio della mia carriera universitaria. Libri e riviste accatastate a pile e “rimandate” con “sospensione di giudizio” come accade ai ragazzi delle superiori, ad un futuro prossimo, stazionavano in bella evidenza pronte all’uso . Accatastati un po’ come queste sedie bianche, nel mare.
Alla rinfusa, a “grappoli” come quel branco di pesciolini, davanti ai miei piedi.
Lo zaino al mio fianco, affacciato al Belvedere alla scoperta di tesori racchiusi fra le righe tra i “Tesori di Terra d’Arneo” ( vedere la guida appena pubblucata “Terra d’Arneo).
Chissa’ quanto saranno lunghe le sue vacanze in Salento”, mi avevo domandato un inquilino forzato del treno notturno Torino-Lecce nello scrutare il mio zaino, carico di libri comprati nel tempo, ultimo, pre-tesi e suggeriti dall’amico Massimo. Ecco, ora nel pensare a quel commento frugo e pesco il libro di Sabrina Rondinelli, “Il contrario dell’amore”, Indiana Edizioni. Di questo sono alle ultime battute….Anche questo lo ritengo un libro davvero interessante.
Ho terminato da poco la lettura del libro “L’Invenzione della madre” di Marco Peano, Edizione Minimum Fax: un libro di un amore unico, grande, immenso. Lo suggerisco, lo consiglio vivamente.