Rientri

20150830_122851La notte è “squarciata” non da lampi ma continue frenate e soste. Rumori di persone che scendono dalle auto e trolley spinti fino ai portoncini. Ricerca di chiavi riposte in qualche tasca da più  di un mese e difficili ora, da rintracciare nella tasca giusta. Gli ultimi rientri si consumano nella notte. Quanto immagginato nel sonno interrotto nel cuore della notte prende forma al mattino nelle vie adiacenti e quella sotto casa. I parcheggi auto sono tutti occupati. Un posto, neanche a pagarlo. Immagino gli arrivi, stazione dopo stazione.20150826_221146 Intanto, però, il mio sonno è stato interrotto. Oramai. Tarda ad arrivare e mi volto e rivolto nel letto. Dal letto scendo e decido di infilare ai piedi qualcosa di comodo e girare e rigirare il breve perimetro che “incornicia” il mio lettino. Chi invece arriva velocemente senza chiedere il permesso è l’inizio del “servizio” un po’ come succede nelle fresche notti di fine estate che annunciano l’arrivo dell’autunno. Una stagione “corta”, accorciata dalla luce, raccolta come i corpi che l’attraversano. Come e’ diverso dall’estate quando i corpi sudaticci e cosparsi di crema sono esposti al sole, a tempo indeterminato. Ferie quasi ultimate.Vabbe’…così sia. L’importante è essere elastico e disponibili alla vita. E poi, domani si cambia. Più disponibile di così…Decido di stare sempre nel perimetro ma all’interno del lettino. Dentro-dentro. Libro in mano, spero ritorni…la voglia di dormire. Una riga poi l’altra poi la prima prende il posto della seconda e viceversa. Nebbia.Tutto opaco. Sara’ la stanchezza. Tutto salta, tutto si confonde. Ripercorro la bella estate. Un pensiero al dottore del mare, al nostro incontro casuale, la puccia tra le sue mani e il mare di Porto Cesareo davanti ai suoi occhi e sua figlia al suo lato che saluta e un orecchio ai “ricami” di suo padre “chirurgo” in pensione e alle cicatrici…quelle sulle mie ginocchia e quelle che si eternizzano e stentano a “rimarginare”…Vacanze terminate. Ora voglio dormire le ultime ore di questa notte. Di ferie. Domani …domani…”aperti” alla vita…un “Mare” aperto e un sole caldo…Non è ancora settembre. Domani. “Augusto” come lo chiamano i signori del tempo è alle porte. O forse è già entrato.Non iporta. Domani entrerò in servizio io.Così sia.

Ps. Il tg ci fornirà i dati sui rientri e sui cancelli di Mirafiori, gli operai del primo turno ecc.ecc.

Risvegliarsi a Torino ricordando Pavese…con un Campiello…tutto più bello

Torino. Il rientro e’ terminato da poche ore. Ho addosso ancora il dondolio del lungo viaggio, della strada. Lo sciabordio del mare, il rumore delle onde sono stati sostituiti da “lavori in corso”. Occhi stropicciati mi “affaccio” sulla mia circoscrizione, e decido di fare un salto a Valdocco. Svegliato controvoglia ma ancora senza sveglia per il “duplice” start del primo settembre, la “presa di servizio”, provo a giocare con la fantasia  per rendere piacevole il resto della mattinata. Come? “Rubando” il quiz della settimana enigmistica: trovare le differenze: il risveglio a mare24 8 2015 Belvedere, Le. foto Borrelli Romano e quello odierno, a Torino.27 8 2015 Torino c.so P. Od.Torino, Borrelli R. “Lavori in corso” e sprovvisto di vista mare. Addio lettini sul bagnasciuga e occhi verso il tramonto o dentro altri occhi. Tramonto salentino,  “un frollino” in una tazza di latte, quel sole a mare…Terminato il gioco , addento un paio di biscottini “Campiello” (ora sarà tutto più bello?), una scritta anonima mi ricorda cosa c’era sotto il “cappello”. Lo alzo. Il primo settembre sara’ un tantino differente. Lavorativamente parlando. Definito l’aspetto professionale “cio’ che volevo” e cio” che voglio”Torino, 27 8 2015 foto Borrelli Romano, insegnare munito di titolo fresco fresco non piu’ sotto il cappello ma in Ragioneria, in un istituto superiore e al miur, faccio un salto in libreria. Con Massimo scambiamo più di una parola, sul significato della pioggia in letteratura, sui classici russi e altro ancora. Sul libro di Sabrina Rondinelli e Marco Peano appena letti. Ne compero uno di Margherita Oggero, “La ragazza di fronte”. Avevo letto una bellissima recensiine sul Quotidiano di Lecce. Riattacchiamo.a parlare, o meglio, lo fa lui perche’ e’ preparatissimo e ascoltarlo e’ arricchente. E’ piacevole ascoltarlo: imparo sempre molto e ascoltarlo è anche piacevole. È 27 AGOSTO: oggi fa caldo un paio di anni fa pioveva e anni ancora prima se ne andava un grande della letteratura, Pavese 23 8 2015 Torde Lapillo, Le.foto Romano Borrelli. Rileggo un articolo del blog…

Arrivederci, Salento

20150826_115610Lecce.Il treno i.c.night proveniente da Torino, (notturno), è un pochino in ritardo: un paio di ore. Un po’ invidio chi scende, in tutti i sensi, nonostante la stanchezza e la rabbia mal celata. Più di due ore di ritardo. Motivi? “Guasto alla rete elettrica e motrice”  mi dice chi scende rabbrividendo per il caldo guardando a Sud Est. Consumo velocemente il mio pasticciotto accompagnato da un buon Quarta caffe’ e sfoglio il Quotidiano di Lecce: mi mancherete nell’ordine. Lentamente le porte della Freccia Bianca si aprono. Salgo su e ripongo dove posso trolley e zaino. La voce metallica di trenitalia snocciola tutti i dati possibili lungo i 1200 km circa che legano Capo a capo: città, stazioni, orari. Armaroli  del Tg 5 non informera’ quanta gente, sulle strade e quelle ferrate,  la coda ai caselli e i treni con tutte le sue domande a e su e come e quando,e nessuno sapra’ se ad Ancona si sorridera’ come una volta se sulla Senigallia Marotta Mondolfo pure e se a Bologna…Chissa’ perche’ torno indietro negli anni: piccolo, bambino, i miei, i nonni…Io che guardo fuori, sulle terrazze, sulle “chianche” bianche baciate dal sole, appena catramate ai lati , poco  umide o quasi mai bagnate. Fichi secchi e pomodori spaccati e panni stesi al vento. Sono una meraviglia, a pensarci. Quest’inverno apriro’ i “vasetti” e uscira’ tutto il Salento.  Sara’ la mia lampada e dentro una sorta di mago asciughera’ umor acquei. Fuori e’festa: Sant’Oronzo, il patrono di Lecce. Luminarie si o no ma che importa? Guardate la grande bellezza che avete! Tutto l’anno senza strofinare “du cazzu te vasettu cu bitite nu picca d’estate”. Da voi è sempre estate. E’ il momento dei saluti. Abbraccio forte mio padre e mia madre. Le porte del treno si chiudono.

Poi, il treno comincia a sferragliare. Lentamente. Al suo interno nessuno parla. E chi ne avrebbe voglia? Guardiamo tutti fuori, dal finestrino, come i bamnini, quasi a voler trattenere il tempo

.Tutti indietro, e indietro tutta, solo che non fa ridere e viene voglia di piangere. Penso alla bellezza dei giorni appena trascorsi. Penso a quelli passati, penso ad una sala d’aspetto vuota e una banchina altrettanto vuota. Penso al mare ai miei…un selfie, si, un selfie. 23 8 2015 Porto Cesareo, Le.foto Borrelli RomanoArrivederci, Lecce, arrivederci Salento e salentin*: Voglio ricordarvi così: belli e bellissime.Torre Lapillo, Le, 24 8 2015 Borrelli Romano

Salento: lu sule, lu mare, lu jentu e …li “cristiani” (persone)

  1. 24 8 2015 Belvedere, Le. foto Borrelli Romano25 8 2015meloni a S.Donaci,Br,foto Borrelli Romano25 8 2015 fichi S.Donaci, Br, Foto Borrelli Romano20150824_145119Belvedere, Le.25 8 2015 foto Romano BorrelliCome si fa a dimenticare loro, i veri protagonisti di questa terra?I salentini:contadini, lavoratori proprietari a giornata,  e lavoratori tutti, donne e uomini che continuano a don armi prodotti della terra “per la strada”, o come dicono loro, “pi li viaggiu” pensando che il treno sia mio e non saprei neanche dove mettere tutta questa bontà: ne conservo una parte, e ce la metto per sempre, nel cuore. Ma la cosa più bella è andare nelle “cantine” o stabilimenti come dicono “quaggiu” e sentirsi dire:”scegli quello che vuoi, quale vino e festeggia su su quella benedettissima laurea. Mib (bevi) balla e canta”. E poi ancora gli ulivi….E allora prepariamo questi borsoni…

Oltre me…Il Salento!Tanto di…cappello!

Foto, Borrelli Romano.23 8 2015.“Grazie per l’ospitalita’, grazie per l’affetto, grazie per il calore e grazie per questa bellissima realta’”.  Cosi Liga a Melpignano, cosi io, qui. Così ho voglia di dire salutando questo sole, sabbia e mare. Oltre me? Il Salento!Ho bisogno di qualcosa di forte e a quest’ora non puo’ che essere un caffe’, Quarta.25 8 2015,foto Romano Borrelli Il mio concorso, che non è fotografico, l’ho già vinto. Questa terra, questo mare, questo sole, …il caffe’ mi appartengono. Da sempre. Quello che ho davanti e’ un Belvedere.24 8 2015 Belvedere, Le. foto Borrelli RomanoFoto Borrelli Romano, 25 8 2015, Belvedere, Le.Zona Belvedere, Le, foto Borrelli Romano.25 8 2015Ora, dalla schiuma del mare allo spumone gelato25 8 2015 foto Romano Borrelli: dolcezza alla dolcezza, non puo’ che essere così. Per i titoli di coda, facciamo domani? Ora ho bisogno di raccogliere tutta l’attenzione che posso e lanciare una nuova sfida, da qui, dal Salento: lu sule, lu Mari lu ientu!

Rallentare

Rallentare. 23 8 2015 foto Borrelli RomanoE’ possibile chiederlo al tempo quando smette di sgocciolare lentamente e assume l’aspetto di un maratoneta che correndo sfoga tutta la velocita’ e la stanchezza nel suo respiro? Corre, il tempo, mentre riavvolgo “il nastro” dei ricordi, cioe’ della cannuccia dell’acqua, 20150824_084539della bellezza dell’estate,  quella  che percepisci addosso quando si ha voglia di lavarsi piedi capelli corpo e ti lasci asciugare dal sole salentino per poi posizionare, frizionare, massaggiare ogni tipo di dopo sole, sommerso da ogni altro profumo. Asciugarsi al sole come questa cascata di pomodori, da seccare, da “appendere” al collo di una veranda “scalcinata” e sentirne il gusto e il sapore di quella quando sara’ che ne avro’ voglia di assaporare la terra, questa, quando  sara’ lontana e ne sentiro’ forte il desiderio. Ora ne addento uno, di pomodoro per sentirne il sangue di questa terra. Addento un fico e ne sento la dolcezza del suo zucchero e del suo miele in bocca. Gia’, il miele. Gia’ , mi manca. “Ma la virgola ce la metto o no?” Gia’, mi manca. Rallentare: e’ chiedere troppo? Poi, e’ la volta della “pila”: ricordi di un’estate da relegare a “porta” piante. 20150824_074143“Pianti” relegati al poi. Quanti vestiti e sapone e mani saranno passati da qui dentro ben presto diventata “ornamento” quando si sta per “chiudere” l’estate, cioe’ la porta di casa?…pero’, ora, e’ ancora presto per dire “oggi non sono happy”. Oggi “rallentare” per…conservare. E’ un must. Gia’. Domani, poi. Domani poi.Oggi non ancora. Devo togliere le piante dalla “pila”. E’ tempo di….”conserva”.” Li prummitori sta spettane.Spicciamune”. No, questo, no. Tempo, rallenta.Ridammi quel che sai.23 8 2015 Torre Lapillo, Le.foto Borrelli Romano23 8 2015 Torre Lapillo.foto Borrelli Romano23 8 2015 Bacino Grande Le.foto Romano Borrelli

Taranta: buon 18 mo compleanno

“Ndo, Ndo, Ndo…” e “Beddra ci dormi”, voce forte del Liga più quella suadente di Alessia Tondo. Che bella “prova di maturita”” per questa notte del ragno 2015, appena trascorsa. Persone coinvolte 200 mila, come previsto. Treni, bus, da tutta Italia. Un morso della Taranta che ha “sposato” suoni rock.  E qui chi si sposa scrive davvero una bella storia. D’amore. Sposi, Otranto 21 8 2015 foto Borrelli RomanoE mentre risuonano ancora “Ndo, ndo, ndo” nelle orecchie, mi sveglio, svogliatamente. Lentamente mi risveglio, coi soliti profumi lievemente mutati: la partenza si avvicina. I vicini di ca Continua a leggere Taranta: buon 18 mo compleanno

Verso Melpignano.Per la “taranta”. Da Lecce e da Otranto

22 8 2015 foto Romano Borrelli22 8 2015 foto Borrelli Romano22 8 2015 foto ,Borrelli RomanoSperando di fare cosa gradita ecco gli orari treni Sud Est da Lecce e Otranto verso Melpignano.  Il palco come sempre sara’ allestito nel piazzale dell’ex convento degli Agostoniani. Saranno in 200 mila per la diciottesima edizione della “Notte della Taranta”. 18 anni e come per ogni “compleanno” di maturita’ sara’ una grandissima festa. Bellissima come una ragazza che raggiunge i suoi 18. Una festa che avrà la sua campanella iniziale alle 20 e “seconda” chiamata alle 22.30. Maestro conertatore, Phil Manzanera. Ospiti tra molti Paul Simonon e…Ligabue…gia’ da queste parti da alcune ore. Sara’ fantastico sentirlo cimentarsi con testi e canzoni salentine. Sara’ davver un bellissimo evento. Indimenticabile. “I ragazzi sono gia’ in….giro” e fuori…voglia di bagno di folla. Tra storia, tradizione, cultura salentina. In attesa del ragno e…della sua tela. Storie salentine.
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Otranto

Otranto 21 8 2015 foto Romano BorrelliNon si può non venire, a Otranto.  E cosi decidi e parti e vai. A Porto Cesareo e’ un sali e scendi continuo, un incrocio umano  fra un bus che va verso Gallipoli ed un altro che va verso Lecce: sembra Milano, stazione centrale: sliding doors. Qui puoi davvero incontrare tutta l’ Italia o quasi nel loro-nostro sali-scendi. Ragazzi,  ragazze, donne, uomini…muniti di tutto punto: code, trecce, cappelli e storie. E’ tutto stupendo e le piccole cose scomode le scrolli di dosso con una spallata, o, per meglio  dire, con una scrollata di spalle. Poi arrivi a Lecce e sali sul bus Lecce-Otranto per  un’ora circa di “tangenziale”. Concentro l’attenzione sugli ulivi e altre bellezze. Da Maglie (Lecce) ne cominci gia’ a sentire il profumo, di bellezza che aspetta. Hai solo un pensiero tra la testa: la voglia di goderti Otranto, l’aria e il panorama. Poi, quando cominci a vederla, con la Cattedrale i mosaici, faro di cultura, i suoi segreti e il mare e i suoi colori, i suoi meandri, tutto sembra sia rimasto tale e quale alla volta prima. La citta’ e’ bellissima cosi come ogni persona che si incontra anche quando non le conosci. Anche quando incontri giovani sposi, sorridi e ti sorridono. E capisci che e’ una bellissima storia, nell’anno del cappello.Loro lo sanno e vogliono dire a questo e altri scatti “per sempre” proprio sotto “il cappello”. Gli avvicini porgi loro gli auguri e dici:”una foto, vi porto a Torino, in viaggio”. E sorridono. E io pure. E allora dico: “Tanto di cappello”. Spero si vedano o si rivedano in queste foto. Lei è bella. Poca storia. Per gli altri.Per lui, una, tutta bellissima. Auguri! Vi Porto a Torino e….oltre.

Verso mezzogiorno qualche lacrima dal cielo e nuvole oltre. Non qui. Forse anche il cielo riconosce che è ora di rifare il trolley e piange qualche lacrima, come due amanti che stanno per lasciarsi, fino alla prossima. Mi fermo in un ristorante, “Da Fernanda”: ottimo, da dieci. Un primo, secondo, caffe’. Ci tornero’. Esco, un giro, una visita alla Cattedrale, i mosaici, qualche competenza in piu’ su di loro, i vicoli, le stradine.

Osservi, respiri, ti innamori del posto, del mare. Gli occhi non li staccheresti mai…di dosso da quel vestito ondulato, un mantello, una copertina, lievemente, mossa. Verde, azzurro, blu….ti stordisce. E ti viene da pensare: quasi quasi ci rimango, qui. Ad Otranto: tanto di cappello.  Otranto, sposi, 21 8 2015 foto Romano BorrelliOtranto 218 2015 foto Borrelli RomanoOtranto 21 8 2015,foto Borrelli Romano20150821_131744Otranto 21 8 2015 foto Borrelli21 8 2015 sposi Otranto foto Romano Borrelli21 8 2015.Otranto.foto Borrelli RomanoOtranto 21 8 2015 foto Borrelli RomanoOtranto, 21 8 2015, foto Borrelli RomanoOtranto.21 8 2015 foto Borrelli RomanoOtranto, 21 8 2015 foto Borrelli Romano21 8 2015 Otranto, foto Borrelli Romano20150821_134845Otranto.Sposi.21 8 2015 foto Borrelli RomanoOtranto 21 8 2015 sposi.foto Borrelli RomanoOtranto.Sposi.21 8 2015 foto Borrelli Romano21 8 2015, Otranto foto Borrelli Romano

Porto Cesareo: tra barche e mercato


20 8 2015, Porto Cesareo, Le.foto Borrelli RomanoPorto Cesareo, Le, 20 8 2015, foto Borrelli Romano20 8 2015 Porto Cesareo, foto Romano BorrelliPorto Cesareo, Le.20 8 2015, foto Borrelli RomanoPorto Cesareo, Le.20 8 2015, foto, Borrelli Romano

La notte ha appena salutato la luna e le stelle ed e’ scivolata via velocemente secondo alcuni, pigramente per altri, verso altri “lidi”.


Un nastro d’asfalto separa il mercato dalla banchina del lungomare dove stazionano turisti e stanziali in attesa di qualche arrivo, dal mare con unnracconto senza fine:infinito come l’orizzonte. Resto colpito dai nomi delle barche e dal lavoro dei pescatori.Nomi di donne e biblici raccontano storie di mare e d’amore: Giada, Lisa, Luna, Elisa, Laura. E poi, Noe’, Isacco, Ester…Idem dicasi dalle reti dei pescatori che non dicono esplicitamente ma raccontano a colpi di fantasia, almeno quella mia: marinai che aggiustano, cuciono, rammendano, riparano,”nodi” che raccontano pur non facendolo apertamente. Solo il mare conosce certi segreti. E allora, proviamo adascoltarlo, questo mare. Un pescatore dà una mano di vernice ad una barca, ma, buttando le mani avanti ci tiene a puntualizzare ai miei occhi: “non è la mia, è di un mio amico”…..Quasi come avesse un’amante da nascondere. Chissa’ quale significato nasconde quella mano di vernice…se…Un fulmine a ciel sereno. Ilmare a quest’ora è stupendo…un libro aperto. Un mare cristallino, manciate di conchiglie sparse, qualche “abboccamento”. Dal lato mercato, qualche sigaretta accesa e mai fumata.Solo odore. Solo un “piumato” 20 8 2015 Porto Cesareo.Le.foto Borrelli Romanopare il più grande raccoglitore di segreti e di storie.Si lascia “scivolare” ogni cosa è su ogni cosa.Chissà da quanto tempo è qui.È paziente.Quando tutti hanno terminato di raccontare, prende e va: fende l’acqua, saluta e se ne va.20 8 2015 Porto Cesareo,Le.foto Borrelli Romano