“Scusate, volevo sbalordire tutti”. O quasi. La prima, l’avrebbe detta Sartre. Anche io volevo provarci e
ho sbalordito molti.
Ecco giunta finalmente la mia quarta laurea … Ci sarebbe da ridere (non ne dovrebbe bastare una?). Non so ancora se è quella che mi ha dato maggiori gratificazioni – di certo, potrebbe e dovrebbe essere quella che darà una svolta alla mia futura vita lavorativa. Vita lavorativa iniziata in fabbrica, quella fabbrica che ti forgia anche il carattere e che non si dimentica mai! I compagni di lavoro, come si potrebbe mai dimenticarli.
Ho sudato, credetemi, davvero per questo ultimo fine – penso sinceramente di essermelo meritato. In Italia non ti regala nessuno niente se non hai dei Santi in paradiso è vox comune. Però, ripensandoci, sì: è frutto di un sogno cullato, inseguito, programmato e al penultimo esame, un sogno quasi messo in discussione, per colpa di una banalissima stanchezza. E non solo. Ma “il non solo” ormai non minteressa più. Fa parte del passato e io vorrei tenere solo le cose buone. Quello che interessa, e che mi inorgoglisce, è il fatto che dalla prima volta che mi accomodai su una sedia di una di queste aule universitarie, “correva” il 20 settembre 2010. L’ultima, il 9 luglio 2015. Sì, neanche cinque anni. Scusate se è poco.
Torino. Giovedi mattina, mentre ero ancora intento nella ricerca della mia camicia bianca e giacca blu, molto “Tsipras”, ecco suonare il campanello di casa. Lo zio Vito, di buon mattino, è passato a “prendermi” per “riversare” il contenuto di questo “bellissimo” libro blu che si chiama tesi. Zio Vito, giunto da Ivrea per partecipare alla mia ultima “discussione”. Il volume in mano sulle scuole professionali salesiane e le leggi che hanno caratterizzato il panorama di quelle dal 1978, e l’ultima “cantata” sulle scale. Ok è tutto a posto. La porta è richiusa. Penso a Platone: qualcuno vorrebbe lasciarlo fuori. Come che sia. Mi manca qualcosa? Qualcuna? Sono rilassato. L’ansia si è diradata come la nebbia d’estate. Bisogna far presto. Il tempo stringe. Valdocco e il mio quartiere, di quà, il Duomo di là. Nel mezzo un caffè “Sida”. Luca aspetta alla Sida, la Sida e la torta alla frutta aspettano noi e la commissione d’esame e gli amici aspettano me e cosi pure la sedia per l’ultima seduta, la prima a tempo di record. Saliamo in auto. Il navigatore dello zio segnala “via don Bosco”. Inutile ogni distrazione. Anche l’auto ne ricorda l’appuntamento. Nel cortile sprechiamo una manciata di chiacchiere. Coriandoli di saluti a quanti, fogli alla mano, sobo intenti a ripassare. I miei, li ho lanciati da poco nelnon dimenticatoio. Ora i pensieri convergono sul “libro” blu. Stringo fortemente il volume che racchiude cinque anni della mia vita e che per nulla al mondo lascerei… o forse si, per una causa davvero nobile e per chi merita davvero gioia e felicità. L’orologio che batte le sue ore ogni quarto d’ora da quasi cinque anni tanti quanti “il mio domicilio” pre-serale eletto qui (in realtà suona da chissà quanto) batte “45” dopo le 11. Il Direttore mi chiama. Convergo insieme ai presenti. La presentazione: “correva marzo del 2014 quando il candidato ha ottenuto la laurea triennale, oggi si presenta per…”. Ho ripensato a quel giorno, a quella felicita’ dimezzata, non completa, al voler fare e rifare qualcosa di ancora piu bello e grande, per me e per …l’amore. Una lettera.Ha 15 minuti per presentare il suo elaborato… Parto… 15 minuti corrono via come non avevo immaginato. Avrei voluto dire questo, quello e ancora altro… Comincio dal “cuore”: con la legge 845 del 1978, un anno dopo la nascita del Cnos-Fap… e dipano grappoli di conoscenze mischiati a fili di ansia. Parte la bella presentazione del relatore poi quella bella del controrelatore, le domande. Mi accomodo fuori. Mi richiamano. Rientro in classe, mi accomodo per l’ultima volta. Mi sistemo la giacca alla Tsipras. L’acclamazione, il battito di mano degli amici. Il mio è nel mio cuore. Me lo merito. Ho accorciato le notti per arrivare fino a qui. Ora è terminata! Il pubblico ha tra le mani l’applauso da far fuoriscire…. questione di secondi, eccolo: “E’ partito! ” Ho portato a termine una grande impresa, almeno dal mio punto di vista. Son passate due notti soltanto eppure continuo a sognare che devo preparare la tesi. È una gioia grande, immensa. La dedico ai miei, al fratello, ai Salesiani di Valdocco Maria Ausiliatrice, (Valdocco che è il mio quartiere) che mi hanno permesso di reperire ogni materiale possibile e girare liberamente nelle scuole professionali e negli archivi, agli amici, a Luca, a Domenico, a sister, a Laura, alla maestra, Angela e le sue poesie, alla matematica e matematici, a “BuBu”, al Professor Carpinelli (storico presso l’universita’ di Torino, per anni) con cui abbiamo collaudato le tesi, a suo tempo, per quelle precedenti, al Cnos-Fap regione Piemonte, a prof. E prof. sse, amici/e, a chi c’era e chi no, ai compagni, allo zio, ai ragazz* delle scuole che ho incontrato in questi anni, forse sfiduciati, e fiducios, ma mai rassegnati. Aristotele diceva: “I giovani non sono sospettosi perche’di male non ne hanno avuto ancora visto molto; sono fiduciosi perche’ non hanno ancora avuto il tempo di essere ingannati”.
Un altro mondo è davvero possibile.
I ringraziamenti al Direttore ISSR, alla commissione, al Relatore e Controrelatore. “La seduta e’ tolta”.
Sulla tavola la torta attende. Riavvolgo personal ente il nastro della memoria… accendo lo smart-phone, “puntualizzo” su Jovanotti…”Il piu’grande spettacolo dopo il big-bang…”…Ho scritto una bellissima pagina di storia che rimarrà per sempre. Una corsa… terminata nel migliore dei modi possibili. Un grande spettacolo… dopo il big-bang.
Scusate, oggi, senza alcuna falsa modestia, quel che otterrò in futuro è soltanto frutto di immensi sacrifici e testimonia che di santi in paradiso ne ho davvero avuti pochini. Ringrazio tutti coloro che mi hanno in qualche modo aiutato, stimolato ad affrontarli tali sacrifici. Grazie di cuore! E, sono quattro!
P.S.
Avviso per gli amici naviganti. Il blog da oggi è raggiungibile direttamente con il dominio romanoborrelli.com
Complimenti Romano. Quando è il caso di dire: i sacrifici esistono ancora!
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Innanzitutto complimenti per la Laurea. Ora si rende piu’ comprensibile il fatto di essere stato un pochino assente dal blog. “una impresa” hai definito il traguardo raggiunto, è difatti leggendo l’arco di tempo impiegato per il traguardo e’ davvero….incredibilmente bello. Complimenti. Abbiamo provato a chiedere ad alcuni che frequentano il tuo stesso corso di studi e abbiamo scoperto che pur insegnando (ma come e’ possibile insegnare senza laurea???) “stazionano” li chi da otto chi da dieci chi da….per cui un bravo che vale doppio. Poi abbiamo osservato la copertina: nell’anno di do Bosco una tesi sul tema e sulle scuole professionali vale doppio. Infine abbiamo compreso che e’ un omaggio a Valdocco il tuo quartiere, la zona dei Salesiani. Speriamo per te che qualcuno sappia trarre le giuste conseguenze a tutti i livelli. Questo traguardo non è da tutti e non è da tutti i giorni o meglio anni accademici. Insomma hai onorato il tuo quartiere e diciamolo anche Torino. Un’ultima cosa: piace molto, a noi, questo modo semplice di ricordare tutti e tutte. Difficile pronunciare oggi la parola grazie. Allora, complimenti. Quattro non sono da tutti.
Ti auguriamo ora dopo questo traguardo record un buon riposo, delle buone vacanze e tanti bellissimi e piacevoli incontri. Dopo “notti”accorciate e’ giusto e doveroso lo svago e il divertimento. Il Miur è a conoscenza di questo?
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Caro romano ce l’hai fatta!!!non vi erano dubbi!!! dopo tanti sacrifici,lavorando e studiando e notti insonni…..è fatta! sei stato bravo! Hai vinto tu!….ora prenditi un meritato riposo, goditi la tua opera pregustandone i frutti……ti auguro tutto il bene possibile! Lavinia
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Che meta!!! Un traguardo difficile, sudato, voluto intensamente ma raggiunto con una tenacia e un coinvolgimento che ho potuto apprezzare quasi quotidianamente come compagno di banco per tre di questi tuoi cinque ultimi anni di fatica e come amico anche dopo.
In questi anni ho potuto anche verificare, nelle nostre conversazioni, la tua eccezionale preparazione anche culturale. Già … perchè gli amici non parlano solo di automobili (noi due non la possediamo neppure) e altre amenità ma si confrontano anche su Dostoevskij, filosofia morale, antropologia, sugli anni importanti della storia del nostro Paese e tanti altri temi. È stato anche stimolante sapere che nella preparazione degli esami aggiungevi qualche lettura “corroborante”.
Una meta che hai raggiunto non perdendo mai, anche nei momenti di grande e giustificata stanchezza, le tue motivazioni. Ma ora è giunto il momento di terminare ricordandoti la mia A M M I R A Z I O N E per l’impresa. Io so bene quanto il corso di Laurea di Scienze Religiose sia completo e complesso. Semplicemente BRAVOOOOO e …… AD MAJORA.
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complimenti Romano, dalla circoscrizione e da Valdocco a cui hai dato un po’ di luce………ho guardato la copertina della tesi e letto il titolo. Bello, un tema poi a due passi da qui. Bella pagina di “storia” belle parole per tanti senza dimenticare nessuno, un bel primato. Ecco, questo primato avrebbe meritato un bel pezzo sul giornale in un periodo qui di festa. Ora riposa. bravo, ottimo traguardo e ben riuscito………potevi dirlo prima pero’ senza lasciare tutti all’oscuro di questo grandissimo viaggio e primato……….speriamo di vederti sulla carta stampata allora…a quando l’insegnamento?
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Grazie a tutt*. Ho fatto l’unica cosa che potevo e dovevo:stropicciare il tempo!!! Ancora adesso fatico a crederci di aver realizzato una grandissima e unica impresa: 35 h di lavoro la settimana, 3 di frequenza e lo sdtudio…. difficile raccontare le differenze che ci sono in quelle 35 ore e le supplenze degli altri…. difficile. Io ce l’ho fatta senza stare fermo alcuni giri… io ce l’ho fatta subito…. solo una cosa e’ mancata e speravo si facesse viva ma cosi è…. la vita.
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Oggi alcuni clienti mi hanno chiesto di leggere l’articolo……..e di girarti i complimenti. Hai apportato un valore al nostro quartiere e Torino….e poi, abbiamo rivisto la tua biografia: quattro lauree. Un record. Andresti premiato per questo……chissà cosa aspettano dal palazzo….Ciao Romano
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Ancora oggi mi dico: “se non e’ la storia piu’ bella e’ sicuramente la pagina piu’ importante che ha segnato la storia”.
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che anno stupendo. Ripetilo Romano raddoppia…questo merita un articolo….bravissimo Romano.
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Grazie. Davvero e’ stato un anno straordinario, impegnativo ma al suo termine bellissimo e senza retorica, unico, presumo, nel suo genere. A….Un’impresa. La vita offre una infinita’ di opportunita’….rafforzero’ alcune cose, .o studio specialistico e ne inugurero’ altre…..cerchero’ di insistere sulla scrittura che e’ un pallino fisso e poi chissa’…. magari…..uno strumento musicale….per il resto vorrei un pochino di mare tranquillita’ e poter condividere alcune cose….un saluto…
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Unico….nel suo genere. auguri ancora…..
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Ogni tanto mi piace passare da qui e ritornare indietro di 9 mesi, 5 anni o forse quasi 6…ogni tanto sento mancarmi il fiato ma e’ solo impressione perche’ vorrei provare a correre ancora. Certe cose stanno strette…devo tornare a correre…
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Sempre una bellissima pagina di storia personale e non solo. Bravissimo. Tu davanti.
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Quando l’impegno e la costanza ripagano tutti i sacrifici fatti. Fantastico! I miei complimenti!!! Soul Sound
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Grazie!!!
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