25 aprile 1945-25 aprile 2015

“Attenzione. Attenzione. Interrompiamo le trasmissioni… 25 aprile 1945.  ” Oggi: 25  aprile 2015. L’Italia celebra i 70 anni di LiberazioneTorino 25 aprile 2015, foto Borrelli Romano . Una signora giovane e arzilla.  A Torino una pioggerella sveglia e svegliando lava case, vie, e gente, uscita presto, fra mille offerte culturali. Ragazz* di ritorno da Parco Dora, e dai vari luoghi di santità della nostra città. Altri che lasciano un fiore, di cippo in cippo, ♡☆

in corrispondenza di quanti hanno dato la vita per la Liberazione. Ragazz* in giro, ad annusare la libertà. Chi con un giornale in mano, chi un libro, chi uno smartphone, chi un tablet.Molto da ripassare  tenere vivo.  Liberazione. Costituzione. Democrazia. Diritti. Lavoro. Un giro per un fiore al partigiano nelle numerose vie torinesi che ricordano il loro sacrificio come  dono per noi, a noi.  Democrazia. Diritti. Partecipazione. Lavoro. Liberta’. Festa di speranza con la Costituzione tra le mani da difendere. Ogni giorno. Una Resistenza che non si era fermata nel ’44,  declinando l’invito “Alexander” ( che disse: “Bravi avete fatto un buon lavoro, ma adesso tornate alle vostre case, ma il lavoro sara’ ancora lungo. Quando avremo bisogno di voi vi chiameremo” ) di tornare a casa,   preparando  invece l’insurrezione. Li consideravano inutili. Ma quella volta, “nessuno a casa”.Partigiani decisi a liberare pezzo dopo pezzo citta’paesi e campagne   del nostro Paese,  ben prima degli alleati. Buon 25 aprile.  Buona Resistenza. Torino 25 aprile 2015.foto Borrelli Romano

2 pensieri riguardo “25 aprile 1945-25 aprile 2015”

  1. Dietro ogni storia ci sono volti, persone.
    E quando si dice persone s’intendono individui che hanno nome e cognome, non una massa informe. Che non si sono arresi al nemico sotto le più efferate torture, fedeli ad un ideale più che alla loro stessa vita. La guerra ha sconvolto la vita di tutti, eppure molti giovani combattendo il nazifascismo non rinunciavano al sogno di un futuro migliore. Ai Caduti in guerra ogni onore. Con sobrietà e col rispetto che richiede il ricordo di innumerevoli vite stroncate nell’età migliore. Perché molti erano giovani e ogni lettera della Costituzione nata dalla Resistenza è stata scritta con il loro sangue, e porta dentro tutti i loro volti, tutti i loro nomi. Tutte le loro speranze.
    Ciao, Romano.

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