Dalla strada, una vetrina chiama e richiama. Mimose esposte in vetrina, anticipatrici di una festa che fino a quando è relegata ad una giornata soltanto vorrà dire che la parità non è stata ancora raggiunta. Sempre di corsa, non solo domenica prossima, giallo e rosa, colori dominanti nell’appuntamento di domenica 8 marzo (“Just the woman I am” che trasformera’ piazza San Carlo in una palestra a cielo aperto). Così ci incitava a riflettere una anziana Professoressa di lettere, in quella che fu dedicata a Cesare Balbo. Calendario, ultima pagina di febbraio. Profumo di primavera. Qualche ciuffo colorato spunta sulla collina poco distante. Chiazze di neve che si riducono e giornate che si allungano. Profumo di ieri e di domani. Marzo bussa alle porte. Oggi “squartiero”: l’Istituto commerciale statale Quintino Sella, gli alberi, il corso, il Politecnico, l’Istituto Tecnico Commerciale, i suoi gradini, luogo di incontro, la Crocetta, il monumento, il pallone, l’Istituto Internazionale Salesiano, la Torre dello Stadio, ” passion lived there”Le finestre e le porte degli appartamenti sono aperte, per un cambio d’aria. Un occhio fuori, uno dentro, a sbirciare negli armadi. Il pesante lascera’ posto al leggero nella consueta girandola stagionale. La strada è un continuo richiamo. Asfalto come pagine. Pubblicitarie. Un tempo era un libro, compagno di bevute e di formazione. “Nessuno si salva da solo”. Ora un bellissimo film, un racconto di una storia separata. C’era molta passione. Nella trama. Un tempo un bellissimo libro raccontatomi davanti al mare, inizio primavera. Lettura continuata in una libreria. E non solo. C’era passione. Per la lettura, le lettere. E non solo. Lui, in una libreria. “Quali letture ti piacciono?”. Lei, occhiali neri calcati sul naso, lunga treccia adagiata sul cappotto, cappellino nero calcato su quella, sguardo mieloso, ora sulle pagine ora addosso, talvolta spaesata, come appena discesa dal treno dopo un lungo viaggio. “Mha, le storie sospese, storie in cui i protagonisti non si incontrano mai, ma si cercano spesso”. C’era molta passione, nel racconto, nella storia, nella sua treccia. Una traccia per chi ama le lettere. Tema, intestazione e svolgimento. “Eppure si sono amati…”…Sospesi, come figure Chagalliane………Tra le mani, sfoglio le pagine, su una strada, sospeso tra ieri, oggi e domani. Eppure, quelle pagine, le abbiamo tanto amate. Una storia. Di passioni. Di passione. Cosi, chiamavamo il nostro amore. “Si, l’amore e’ una roba da professionisti”. A proposito, il prossimo libro da leggere, tempo pemettendo, sara’ su Dino Campana
Bellissimo articolo davvero.piaciuto soprattutto a soggetti femminili. Quella treccia di ragazza, descritta molto bene e quegli occhiali calati sul nasino per mettercelo in una libreria, col suo cappellino calato in testa appena scesa da un treno paiono descrizioni molto realistiche.bello davvero e…auguri per San Romano.ps.ma e’ arrivata la penna e moleskine?
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