Torino magica, non poteva essere diversamente. Un albero e un presepe e gente in piazza, Castello, a seguire uno spettacolo nello spettacolo. Di magia. Grandi e piccini. Si fa fatica a distinguere se queste benedettissime luci sono flash, addobbi intermittenti oppure occhi ridenti. Probabilmente, questi ultimi. Panchine in legno e pietra da “tutto esaurito” per una serata che solo la piazza torinese riesce a regalare. Una bici passa velocemente interrompendo un attimo questo “piccolissimo attimo” . Uno spettacolo nello spettacolo, visto da seduto, in uno dei pochi sedili in legno, per quei pochi centimetri disponibili, fra parentesi di un bidone, di quelli verdi, che separano un ragazzo da una ragazza. Entambi hanno tablet tra le mani, meglio, tra la mano e le dita. Dall’altra parte, del bidone, la ragazza, capelli corti, rossicci, castani, giubbotto blu, sciarpa grigia, e digita velocemente. E di qua, del bidone, lui, giubbotto blu, tablet e tra mano e dita sorregge il tablet e digita. Velocemente, anche lui, per la par condicio. Nel medesimo istante, entrambi interrompono la scrittura. Lei si volta, sorridendo, con un sorriso alla Virna Lisi, chiusa, meglio, stretta, nel suo giubbotto ma aperta alla piazza, quella reale, questa volta, chiedendogli:”scusa, ma tu non sei Roberto?” Lui, si volta e con un altrettanto sorriso, le risponde: “E tu non sei Lisa?” A questo punto sono gli occhi a parlare, in una piazza reale immersa e immersi, occhi, uomo, donna, in una nuova e vitale magia.Tra “illusionismo, prestidigitazione e…realta’ ” avvolti in una atmosfera natalizia. Tutta torinese.
Buonasera, Torino
Ps. Nella foto, con Piazza Castello, mi era sembrato di vedere una bici di passaggio, ma forse era soltanto l’ effetto “illusionistico”. O una magia.
ehi ciaoo ma Lisa esiste veramente?! 🙂 comunque complimenti per le foto sono piu belle di quelle della Stampa!!! Infatti sei arrivato prima di loro quest’anno come l’anno scorso!! Sei un blogger nato !! Ciaooo e buone feste
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Grazie, mi piacciono le foto e un paio che avevo scelto io le hanno scelte anche loro. Mi ricordo, l’anno scorso….un tizio, seduto ad un caffe’, giornale alla mano, quello di ieri e quello di domani e tasche piene di…una mela tra le mani decise di piantare una bandierina su quell’albero…
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