Torino, ore 17. Palazzo Reale. In attesa della “poesia reale”. Per
posta aerea, dal e sul cielo di Torino. Tantissima bella gente, affamata di poesia e d’amore. Per la poesia. Raccolti su questa piazza, affamati d’amore. Uno spettacolo bellissimo in una cornice altrettanto stupenda nel cuore del cuore della nostra città, con uno spettacolo e un’emozione dritta al cuore. Luci d’artista e Artisti che scrivono e che donano. Dal cuore, il loro, al cuore, il nostro. E noi, in attesa. Una doppia scalata, una consegna ed ecco le consegne. E ad ognuno le proprie. Come è lontano e come è vicino giugno, così come è vicina la Mole Antonelliana. Ecco, piovono stelle. Ecco, si accendono tra le nostre mani. Ecco il mio aereoplanino dopo un’ora e più di spettacolo.
Eran le pive
eran le pive degli zampognari
che sempre – in coppia –
venendo da lontano
scortavano la neve al mio paese
d’incanto agli occhi di bambina…
eran le fide compagne del pastore
– in gesso – con la giacchetta
d’agnello smorto color prato
con cui giocavo il gioco del Natale
in quell’età di favola che animava
l’antico e mio statico presepe …
eran le ciaramelle della poesia
che imparavo dondolando a mente
da recitare per le Feste
a scuola senza capire allora
il senso tutto umano di quel verso…
e ora che ancora posso ricordare
salvando una memoria d’armonia
son esse il suono di quel suono:
suono di casa, suono di culla
suono di mamma, suono del nostro dolce e passato pianger di nulla…
angela donna
Sere
Queste strane atmosfere
di sere
negli occhi attutite,
come solo d’autunno
o sotto Natale in dicembre
i mercati,
il brusio della gente
ovattato
tra la nebbia e i colori dei banchi
e le luci sospese dai fili
che si muovono a soffi di brezza serale
l’ultima compera per la cena di festa
e per il dono al bambino che aspetta
Gesù
Il 13 Dicembre 2014, noi, poesie, saremo in Piazza Castello a Torino e voleremo da Palazzo Reale. Non sarà solo un volo poetico. Maurizio Puato, danzatore aereo, scalatore e fotografo scalerà il Palazzo per noi. Sarà una performance di danza, musica e poesia veramente suggestiva. 250 aerei o più. Le poesie verranno stampate su carta intestata con… Fiocco di Neve.
Questo il comunicato che mi ha portato fin sotto queste bellissime finestre reali. Sopra, invece, quelle terminate tra le mie mani. E’ stato come un gioco. Non appena le poesie aeree han cominciato a prendere il loro volo eccoci asserragliati, in una lotta di tutti contro tutti, a chi tendeva le braccia più in alto. Tutti bambini con occhi da bambini. Per alcuni istanti ho immaginato di essere avvolto in una atmosfera storica, quando il popolo aveva fame, voleva il pane e lo gridava. E ad avere fame, questa sera, eravamo davvero tantissimi. Gente, “trasversale”, di ogni “classe” riunita per una sera a placare la propria fame, di poesia, di amore. Eravamo tantissimi. Lo spettacolo è stato bellissimo. Un ricordo che resterà per sempre e speriamo si ripeta al più presto, perché quel pane, come l’amore, non basta mai.
Torno a casa e rileggo una poesia di Neruda…poesia…il tuo sorriso… che è il pane della mia vita.
Magari domani correro’ a metterla sull’albero di Porta Nuova. Per un po’ di miele…
Come sempre grande e … fortunato a ricevere quelle belle poesie (ah ah ah)!
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Evviva la poesia.
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ciao Max, evviva la poesia in qualsiasi forma essa si presenti……..un libro, un’opera d’arte, un monumento, una città…una donna…….
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