A distanza di un anno i torinesi espongono i loro sogni sotto l’albero, meglio, sopra l’albero posto nell’atrio di Porta Nuova.
Cosa hanno messo i primi sei in cima all’albero e ai loro desideri? Ecco i primi sogni, desiderata. L’anno scorso merito’, anzi, i torinesi e le loro letterine meritarono una pagina sulla Stampa di Torino per finire poi, dopo la Befana che notoriamente, tutte le lettere si porta via, a Roma sotto la lente di ingrandimento di qualche studioso. Quindi, ragazz*, scrittori di lettere e pensierini, quest’anno, occhio a cosa e come scriviamo….Ps. pero’ almeno “restituirci” qualcosa di quei sogni richiesti….li guardo, li guardo, li osservo, mi osservo…ci siamo capiti, no? Qualcuno ci ha somministrato alcuni test, abbiamo risposto, bene, ora, dateci la nostra parte. Fateci sapere qualcosa. Gusti, desideri, amori, sospiri. Insomma, dato che è un test, potete inventarvi qualcosa, magari una “bacheca” per far incontrare chi. E’ passato un anno, noi abbiamo scritto e detto, dateci riscontri. Insomma, cara La Stampa, arma di penna qualche giornalista e che la caccia abbia inizio. Che ne so, per esempio: “Ci avete riprovato? Raccontateci” oppure, ” Cari torinesi, come è andata?”
Per quanto mi riguarda, in un anno, tanto è stato fatto, scritto e detto. Una palestra di scrittura, autodittata. Pagine dal blog all’albero…A proposito, e l’augurio con un biglietto di sola andata? No, non e’ un caso come ho gia’ scritto sul blog aver terminato il libro proprio qui (caspita come è difficile scrivere con il tablet e borse da tutte le parti…) “Io viagg* da sol*”. Un libro davvero stupendo. Lo consiglio. Per iniziare a viaggiare. O meglio, continuare. Prendo la strada per il rifornimento, di libri, ovviamente, da Feltrinelli, ma una domanda mi solletica. Ma chi e’ Tina da far diventare “normale”?
Nel frattempo pensero’ a qualcosa anche io, un desiderata. Nel frattempo dovro’ comprare il “corredino” per questo blog, che alla vigilia dei sei anni si appresta al suo primo giorno di scuola. Un’annotazione: va bene la recessione e la crisi, ma possibile che dobbiamo fare tutto in riduzione? Ma quanto è dimagrito negli anni questo albero?
In serata anche in via Garibaldi “rispuntano”alberi muniti di tutto punto….
L’albero lentamente si sta “rimpolpando” e “facendo le ossa”. Ormai non e’ soltanto un albero ma cento, mille, forse piu’ persone, cento mille e forse piu’ storie e strade, e aspettative, desideri. Penne, fogli di ogni tipo, gente chesi affida completamente in una atmosfera entrata pienamente in “zona” natalizia con colori e spirito del tempo. Non appena la scala mobile lentamente attrae gliavventori della stazione ecco sulla destra l’albero e i suoi, anzi, nostri, sogni. Penso che di qui a poco ci sara’ spazio e pagina sui “megafoni”cittadini della carta stampata. Vediamo quali letterine damettere sotto il piatto sapranno scegliere i cronisti…Perdon, sul foglio…..allora, cara carta stampata, ci….”riproviamo”….”Dove eravamo rimasti?”
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Ci ho preso. Questa mattina, come per incanto, su La Stampa, ecco l’articolo. Mi piace il fatto che anche cronisti e fotografo abbiano individuato come interessante una foto, condivisa sul blog. Interessante il punto di vista del sociologo.
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L’albero milanese e’ molto piu’ “robusto” ed e’ stato piacevole godere di una buona muuica grazie al piano….”e’ anche tuo….suonalo”…una buona idea…Speriamo arrivi anche a Torino e se non un piano, almeno una…chitarrina. Quasi quasi domani vado a lasciare il biglietto con la richiesta sull’albero…..
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