Arrivederci, Roma. O meglio, ciao, Roma. Ancora un salto in metro
, nonostante la distanza sia breve, così, giusto per provare questo venticello che ti avvolge quando ci accogli nel tuo ventre. La risalita a Termini
e il mondo, ancora una volta che sembra aspettarti. Il treno e’pronto. Io non molto. Sembra tutto un sogno, un film, ma non lo è stato. Una cosa bella, lascerà il posto ad altra ancora più bella. Ciao Torino, ormai è sera, quando il treno entra nella stazione di Torino Porta Susa. Altre scale
e scale mobili. Torino. Fra pochi giorni si torna a scuola.
…..Amerai il finale….
Roma che toglie Roma che da…..qui sotto, su questa via della Camilluccia sento l’odore di questi alberi e di altro ancora, odori andati e mai piu tornati….faccio due passi, via Igea, via Fani….tutto che finisce tutto che comincia. Un respiro di liberazione, un pianto di disperazione ed uno di commozione….Roma che toglie Roma che da, Roma da sacco, Roma nel sacco, Roma col sacco…. come un sacco peruviano.Nel sacco poche parole, il mutismo regna ormai, le spiegazioni sono terminate nel sacco, che era pieno di speranze e si ritrova pieno di altro. Roma un biglietto giallo, consunto….via della Camiluccia…L’osservatorio, il giardino. Fa freddo e tira vento. Cielo terso…..via della Camilluccia…forse non l’ ho attraversata tutta….
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