La sintesi di questi mesi. Ben tornati. Ben tornati fiori, bentornata aria di primavera. Sempre presenti e accoglienti, ogni mattina, prima dell’entrata, prima della campanella, prima dei ragazzi, prima di tutto. “La geografia degli alberi” , prendo in prestito “questo titolo da una scrittrice, per evidenziare qualcosa in comune tra loro e noi. (Alice Corsi). Le radici in comune. tutto, con le loro radici. E ognuno ha la sua bellezza ed è portatore di una storia. Come gli uomini. Alberi. E con loro, persone, vite, storie. Dopo la pioggia, è tornato il sole. Domani ritorneranno anche i ragazzi, con i loro libri, quaderni, penne e i “problemi” di sempre. Forse più, forse meno. “Dove è il professore”, “Dove è l’orario”, “Non ho la giustifica”, “non ho studiato”, “ho preso un brutto voto”, ” i miei non mi capiscono” e così via, a snocciolarne di vecchi e di nuovi. Poi, sorrisi, ciao, bella e tanta vita. Come sempre. In fondo, “so ragazzi“. Si ricomincia. Anche sui balconi della nostra città cominciano lentamente a “scoprirsi” le piante, dopo il lungo gelo. Lungo la via, un profumo particolare. Le persiane aperte. Aria che cambia. Finalmente. Anche in serata, la mezza luna, o un quarto di luna, aveva qualcosa di magico, di romantico. Eppure, la notte prima degli esami, era ieri. Una luna che aveva un qualcosa di fanciullesco. Da Oscar. Forse il pensiero di una grande bellezza in onda, o “in onda passata”, in Salento. Una luna. Una sorta di culla. Pronta a cullarci. Sogni e vita. Tempo di lauree e fiori, vestiti e vestitini. Volumi similpelle da posare sulla testa per una foto ricordo. Ancora scalini da salire e scendere. In fondo, era solo la triennale. Si ricomincia anche da qui. La specialistica è ancora lontana. Benvenuta primavera. Bentornata. L’estate si avvicina. Si ricomincia sempre da te, primavera. O quasi, primavera.