Bandiera

A volte si dice “alzare bandiera bianca”……..altre volte, si alza bandiera….rossa, in piu di un’occasione. A volte è indice di pericolo, altre volte la si alza e sventola in occasioni come  il primo maggio, altre volte il sette novembre…..La situazione economica e lavorativa non sono certo delle migliori e personalmente non capisco cosa stia aspettando questo governo a stabilizzare il personale della scuola. Era settembre, si parlava del cinque, di quel mese, poi, la settimana dopo, poi……….Poi, poi, poi……….e ancora niente. Per due mesi, alcuni lavoratori, ridotti con il “metal detector” a cercare non quanto perso da altri, ma il nostro, “come giusta mercede”, anche se poi, tanto giusta, non lo è, in una condizione lavorativa che “manco li cani”. Iva, Irpef, cuneo fiscale, recessione e condizione lavorativa sempre peggiore, nonostante gli appelli, per la risoluzione dell’immissione in ruolo, nessuna risposta. “Interrogato, il morto, non rispose”, diceva una volta in tono scherzoso una signora. Vorrei che il Ministro dell’Istruzione facesse qualche giro in qualche scuola, materna o elementare per renderesi conto in che condizioni si lavora: il tempo si è fermato. E’ il tempo delle ferriere. Penso che i suoi predecessori dovrebbero solo vergognarsi. Le encicliche sociali di cinquant’anni  fa erano molto piu avanzate del vostro operato. Vi invito ad un giro turistico. Delle scuole. Che non sia soltanto per sentirvi battere le mani per la consegna dei tablet. Ma per vedere dove avete contribuito, con il vostro operato, a confinare la dignità del lavoratore. Potrei mettre anche io una fotografia di un bagno. Per evidenziare il taglio e i ritagli di migliaia di lavoratori nel giro di pochi anni. Una foto. Di un bagno. Di una scuola qualsiasi. Con lo sciacquone. Come recentemente è stata illustrata la soppressione di alcune province.  Tempo pochi mesi e insieme alle vostre politiche, con lo sciacquone…Governo tecnico, a tempo, sempre con la penna a portata di mano, anche quando non si deve. Non si doveva perchè privo della legittimità, del consenso popolare. Ma la politica, da un po’, ha deciso di abdicare…troppo egoismo, troppo disinteresse, troppo………..Ad altri governanti propongo un giro presso le varie Caritas, sparse per l’Italia: uomo, tra i trenta e i quanranta anni, istruzione superiore, un tempo impiegato, “in cravatta”. Questo è il modello tipo che si mette in coda, per un pranzo, una cena, un pacco viveri,  strangolato dalle politiche economiche.

“Io penso, sono convinto che molti uomini, non coinvolgono mai il loro essere, la loro sincerità profonda. Vivono alla superfice di se stessi, e il suolo umano è così ricco che questo straterello superficiale basta a provvedere un magro raccolto, il quale da l’illusione di un vero destino”…(Georges Bernanos)….ah, le colpe…

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