Appena tornato a casa, eccomi a girare i fichi…
“Spaccarli”, e lasciarli seccare al sole……girarli e rigirarli, con cura. Dopo alcuni giorni, lavarli, in acqua calda. Poi, inserire tra le due parti mandorle tostate, cannella e scorza di limone….
infornare…………….e dopo averli raffreddati, chiuderli in un vasetto di vetro o di terracotta…….
Gustarli nelle serate d’inverno, dopo cena………pensando a questo sud, alle tradizioni, alle radici, sole e mare…….Magari leggendo qualche buon libro, in buona compagnia…Del resto il nostro naso è un buon custode della memoria……….chissà quali “tuffi” nel passato ci provocherà non appena apriremo quel vasetto….L’odore di un luogo in cui si fa ritorno dopo tanto tempo……..e magari le prospettive, le illusioni, i sacrifici e i sogni che abbiamo nascosto prima di recarci………..
Fichi secchi, buoni come un buon miele………E pensando che un tempo costituivano i doni di Natale, come raccontano ancora voci sagge, seduti sulle loro sedie, a raccontare tempi andati, mentre tutto intorno, il passeggio racconta altre cose, nonostante la crisi…. Altri tempi….
Fichi a seccare, a Porto Cesareo, Lecce, Salento, pensando alle giornate uggiose, invernali, nebbiose a Torino