Il pasticciotto, a Porto Cesareo

Mattinata nuvolosa, con qualche goccia di pioggia,  giusto per far “scappare” alcuni ragazzi e ragazze che avevano trascorso la notte sulle spiagge, con una chitarra e tante storie da dirsi e raccontarsi, qualche partita a carte, in  ascolto di buona musica e tante, tante prelibatezze salentine.

Ne approfitto per comprare alcuni “pasticciotti”, e gustarli davanti “l’Isola dei conigli” (Porto Cesareo, Lecce), così bella e sempre accogliente, raggiungibile anche a piedi. Con l’acqua che ti arriva alle ginocchia. Non è una finestra, ma un mondo aperto. Spesso si attraversa questo tratto di mare con qualche “sporta” al di sopra della testa……Possiedo un “panaro” (cesto),  al suo interno qualche buon libro. La giornata non è particolarmente calda ed è adatta per trascorrerla in compagnia di una buona lettura. Tra sentimenti e risentimenti.  Libri un po’ come persone. Che si incontrano e poi, per chissà quale colpa del destino non si rivedono, proprio perchè quello ci ha portati lontani, anche se spesso ci restiamo vicini. La solitudine spesso ci ridesta e si accende il desiderio di rivederle, quelle persone, di ritrovarle, perchè si comprende che qualcosa non è stato detto, o solo per lanciarsi uno sguardo, che la fretta, la disattenzione, magari altri, ci hanno impedito. Desiderio che diviene rammarico, o forse un bruciante rimpianto. Ugualmente puo’ accadere con alcuni libri e la voglia di rileggerli e riprenderne il dialogo, in forme nuove, migliori, autentiche. Comprendendoli meglio.

Ora mi gusto il pasticciotto.

4 pensieri riguardo “Il pasticciotto, a Porto Cesareo”

  1. “La novità. “Pasticciotto giramondo: si ordina con un click”. Questo era il titolo del Quotidiano di Brindisi del 17 agosto, pag. 31. “Da qualche giorno lo si trova anche nei bar di Torino, Bologna, Monza, Roma, Milano e Verona. Il pasticciotto Martinucci aiuterà i leccesi che sono fuori a sentirsi un po’ a casa e i turisti a ricordare la vacanza. Il rinomato ed originale take away Tramezzino.it, specializzato in produzioe e consegna a domicilio……”

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  2. Nell’estate 2014 una ulteriore novita’ fiorisce nel vassoio delmpasticciotto: quello “obama”con la classica crema pasticcera e scaglie di cioccolato. Buonissimo, gia’ gustato un paio di volte, ma scostarsi da quello classico e’ un doppio peccato. Di gola e trasgressione. Insieme al pasticciotto il caffe’ cosi forte…..due note. Il, pasticciotto e’ un pochino caro, in alcuni posti 1 euro e 50. Il caffe’ invece e’ un prodotto onestissimo: 80 centesimi la media. In un posto addirittura 70 cdntesimi. E vi assicuro che insieme danno anche un bel bicchierone d’acqua.

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  3. E’ sempre buono ovunque. Ne vale la pena. Il suo costo varia, da posto a posto. Ho trovato 1,50, pressi mare, ma anche a mezzogiorno, come fosse appena sfornato. In altri posti, 1,35 e altri ancora 1,20 (come ad esempio, in alcuni bar di Porto Cesareo) e 1 euro in alcuni paesi dell’interno, come San Donaci.

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  4. Andrea Ascalone, 76 anni, re del pasticciotto, ( e “inventore del tipico dolce salentino”, continuatore della tradizione della ricetta del dolce di un suo trisavolo. La ricetta risale a 250 anni) si e’ spento l’11 agosto in seguito ad una emorragia interna.
    Era spesso presente nel suo “regno” in Via Vittorio Emanuele a Galatina.
    Nel 2006 si ricorda la presenza nel suo “regno” del dolce di Vladimir Luxuria. Altri tempi.
    A me piace ricordare che grazie a lui, alla sua ricetta, quel dolce, quella crema, quella dolcezza ha reso felice qualche persona: davo appuntamento al passaggio del treno e porgevo il vassoio di pasticciotti nella stazione di transito. Un “dolcissimo” ricordo.

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